Auto elettriche: la Cina sbarca in Europa
Non si fa altro che parlare di automobili elettriche. Chi è assolutamente a favori chi contrario ma l’importante e che se ne parli. Il mercato dell’elettrico è in piena espansione e – se fino a poco tempo fa – vedere una Tesla era un evento raro, ora siamo abituati a veder sfrecciare (senza sentirle) automobili elettriche prodotte da diverse case automobilistiche come Audi, BMW, Volkswagen, Renault oltre che i diversi modelli prodotti dall’azienda di Elon Musk.
Questo proliferare di auto elettriche è dovuto a due fattori principali, l’aumento delle colonnine di ricarica sparse sul territorio europeo e anche su quello nazionale e i forti incentivi economici messi in campo dal Governo per i nuovi acquirenti che intendo rottamare le auto a combustione.
In questo fiorente mercato si stanno affacciando, anche qui in Europa, alcune aziende automobilistiche cinesi. Si stima che al mondo circolino 10.000 veicoli elettrici di cui la metà è proprio in Cina dove il numero di aziende che produce auto elettriche aumenta in maniera esponenziale ogni mese. I cinesi non sono mai riusciti ad entrare prepotentemente nel mercato dell’automobile tradizionale, non riuscendo mai a sovrastare i principali brand europei e così hanno virato sul crescente mercato dell’elettrico puntando a diventare i principali produttori e esportatori di auto elettriche a livello globale.
La stima è che le aziende cinesi nel 2028 riusciranno a produrre 8 milioni di auto elettriche l’anno contro i 5,7 milioni dell’Europa e, considerando che i prezzi dei mezzi cinesi, saranno sicuramente più convenienti di quelli delle case europee, il rischio è quello di una crisi del mercato automobilistico dei marchi nostrani.
Anche in Italia si iniziano a sentire i nomi dei primi brand cinesi che stanno per uscire sul mercato con proposte interessanti come Xpeng Motors, Nio, IM Motors che, partendo dalla vendita di scooter elettrici, stanno sbarcando con le prime auto elettriche a basso costo.
Si apre quindi una sfida importante che, come in tantissimi altri campi, vedrà contrapporsi la Cina al resto del mondo. L’Europa dovrà necessariamente trovare una strategia e fare squadra tra i vari produttori di auto per non soccombere.