Lavoratori freelance, l’importanza del benessere psicofisico (e non solo)
Lavorare autonomamente significa non avere vincoli, orari e gestire il proprio percorso professionale come meglio si crede, ma vuol dire anche imparare ad affrontare e gestire preoccupazioni, burocrazia e imprevisti. Chi dice che si debba fare tutto da soli?
Ciò che ha vissuto la maggior parte dei lavoratori italiani negli ultimi mesi, lontani dall’ufficio e senza contatto diretto coi colleghi, è quello che vive normalmente un lavoratore in Partita Iva.
La possibilità di lavorare da casa o presso luoghi diversi, ha fatto capire a tante persone e aziende che spesso si può lavorare bene anche non rispettando gli orari di lavoro standard, ma dall’altra ha creato, in certi casi, una situazione molto difficile da gestire a livello psicologico.
Sono sempre più numerose le realtà aziendali che scelgono, per il benessere dei propri dipendenti, di includere nei propri servizi supporto psicologico e sportelli d’ascolto; ma se a trovarsi in difficoltà è un lavoratore freelance, chi ci pensa?
Digitazon, la piattaforma nata a maggio 2020 che supporta e connette lavoratori autonomi e aziende, da giugno arricchisce il proprio portfolio di servizi e dà la possibilità ai membri della propria community di usufruire settimanalmente dell’aiuto di psicologi, commercialisti, avvocati ed esperti di personal branding.
“Sappiamo che per le nuove generazioni, soprattutto se si lavora nel digitale, decidere di lavorare autonomamente e aprire Partita Iva può rivelarsi la strada migliore da percorrere, ma gli ostacoli che si presentano quando si lavora sempre da soli sono numerosi. Noi di Digitazon vorremmo supportare i lavoratori freelance sia nella ricerca dell’azienda giusta con cui collaborare, ma soprattutto anche nel “dietro le quinte” e nei momenti di sconforto e dubbio” spiega Andrea Zangiacomi, co-founder di Digitazon.
Il lato oscuro del lavorare in Partita Iva
Quando si sceglie di diventare “capi di sé stessi” non si accoglie solo un determinato modo di lavorare, ma si abbraccia un vero e proprio stile di vita e, com’è giusto che sia, ha dei pro e dei contro.
Liberi professionisti, freelancer, lavoratori autonomi: ciascuno di questi termini fa riferimento a quei lavoratori che non sono soggetti a un contratto da lavoratore dipendente e che offrono dunque la propria professionalità ai clienti venendo pagati per i loro servizi e le competenze offerte.
Tra i grandi vantaggi dell’essere freelance rientrano l’estrema flessibilità, la possibilità di stabilire il proprio prezzo e gestirne automaticamente il guadagno e la continua formazione, al fine di migliorare le proprie capacità.
Se si dovesse pensare agli svantaggi, invece, apparirebbero l’irregolarità dei guadagni, la solitudine causata dal lavoro da casa e l’assenza di benefit che le corporate garantiscono ai propri dipendenti.
I problemi che un lavoratore autonomo affronta sono più o meno simili per tutti ed è questo che ha spinto il team di Digitazon a ripensare il proprio pacchetto di servizi. Con l’obiettivo di supportare a 360° i membri della propria piattaforma, Digitazon ha infatti inserito la possibilità di usufruire di 4 ore settimanali interamente dedicate al supporto psicologico, burocratico, legale e strategico.
Dallo psicologo al personal branding: tutto ciò che può servire a un freelance
Nella vita quotidiana e lavorativa, il supporto di professionisti qualificati non è mai abbastanza: si cerca sempre di ascoltare opinioni diverse e di ottenere più informazioni possibili.
Quando poi arriva il momento di prendere una decisione, trovare professionisti che sappiano destreggiarsi in un ambito lavorativo nuovo come quello del digitale, non è affatto semplice.
I dubbi di carattere legale che possono sorgere a un freelance sono diversi da quelli di un lavoratore qualsiasi e per questo è necessario che a supporto di questa categoria vi siano professionisti aggiornati e capaci di rispondere a qualsiasi necessità.
Lo stesso discorso vale quando si ha bisogno dell’aiuto di un commercialista.
Il team di Digitazon, che oggi vanta una community composta da più di 5000 freelance e creativi e un network di più di 600 aziende, ha notato che i dubbi e le preoccupazioni comuni sorti negli ultimi mesi non erano solo di tipo commerciale o legale, ma spesso riguardavano la gestione di stress, traumi e ansie.
Oltre al supporto di avvocati, commercialisti e psicologi, Digitazon ha ritenuto necessario fornire ai propri freelance anche un supporto dal punto di vista del personal branding, concetto di vitale importanza soprattutto nel contesto lavorativo attuale.
Il personal branding, infatti, serve al freelance affinché riesca a differenziarsi dai competitor e trasmetta la sua unicità, spiegando in maniera chiara e diretta alle aziende in che modo può essere loro utile.
“La nostra missione è quella di creare un mondo in cui la creatività dei freelance digitali è riconosciuta, ricercata e ricompensata come merita. Stiamo lavorando per fare in modo che i creativi e i freelance possano avere uno spazio di riferimento, nel quale possano condividere esperienze, conoscenze, apprendere e trovare nuove opportunità di progetto. Con questi nuovi servizi vorremmo supportare tutti i membri della nostra community non solo dal punto di vista lavorativo, ma specialmente da quello umano” aggiunge Angelica Peretti, co-founder di Digitazon.