SocializziAmo: ecco come usare i social per i minori
Per utilizzare i social network da parte dei minori la legge italiana, sulla scia di quella europea stabilisce che l’età giusta siano i 14 anni. Dunque niente account personali per minori sotto i 14 anni. Eppure sappiamo che la realtà è ben diversa, mai come in questi ultimi due anni, “complice” la pandemia si è assistito ad un uso decuplicato, talvolta spropositato, della comunicazione digitale, dei vari device e anche dei social network da parte dei minori. Per diverso tempo il digitale e i social, sono stati l’unico modo per uscire di casa ed interagire con persone diverse dai nostri congiunti, e il 2021 sinora non è stato da meno, aumentando l’uso della comunicazione digitale: pensiamo allo smart working, al POLA, il piano organizzativo del lavoro agile su cui stanno lavorando tutti gli enti pubblici
Abbiamo tenuto per ore i nostri figli davanti a schermi intenti a seguire la DAD! Possiamo forse illuderci che non usino questi strumenti anche per divertirsi o restare in contatto con i compagni di scuola e gli amici?
I social, soprattutto dopo fatti drammatici che hanno condotto anche alla morte di alcuni minori, sono stati spesso presi di mira, demonizzati, quasi come fossero i colpevoli dei fatti luttuosi accaduti.
Non è così! E’ facile deresponsabilizzarsi cercando un colpevole, è più difficile fare dei “mea culpa” e non andare a fondo, analizzare caso per caso, verificare gli errori, prevenire i rischi.
Alla base di questa premessa nasce “SocializziAmo”, progetto di informazione visiva sull’uso responsabile e consapevole dei social network da parte dei minori.
Targato Pa Social, la prima associazione nazionale che si è occupata di comunicazione digitale, social, chat, intelligenza artificiale e tanto altro nel campo della comunicazione pubblica e privata, “SocializziAmo”, è un work in progress, è costituito, in origine, da 4 decaloghi per bambini e bambine e per i loro genitori, che offrono piccoli e semplici consigli su come utilizzare la comunicazione digitale ed in particolare i social con responsabilità, in sicurezza e nel rispetto della privacy.
Con infografiche dedicate alle diverse fasce di età: i quattro diversi decaloghi si rivolgono ai bambini e alle bambine dai 6 anni fino ai ragazzi e alle ragazze di 14 anni, oltre che ai loro genitori.
I diversi formati (locandina, brochure, ecc) sono scaricabili dal sito dell’associazione alla seguente url: http://www.pasocial.info/social-e-minori, ma non solo file per la stampa cartacea sono stati prodotti; il gruppo di lavoro ha pensato di realizzare dei brevi video, per i diversi social, da Facebook, a Youtube, da Tik tok ad Instagram per la maggiore diffusione possibile.
Come nasce l’idea?
Dopo la morte di una bambina palermitana che, involontariamente, per emulare una presunta challenge, una sfida su Tik tok, si era data la morte per soffocamento, io e mia figlia, una bambina di 9 anni, nativa digitale, che come molti altri bambini usa tanto il telefonino per giocare o chattare con i compagni, abbiamo affrontato una discussione proprio sull’uso responsabile di questi strumenti. Dalla chiacchierata ne nacque un pezzo per un sito on line, dopo la pubblicazione del pezzo, ci fuorono centinaia di commenti. La maggior parte erano commenti che demonizzavano e colpevolizzavano il social network in questione. Tutto ciò mi spinse a pensare che occorreva fare ulteriore chiarezza, più di quanto già altri Enti, Istituzioni, associazioni stessero facendo già, in modo egregio, ma questa volta rivolgendoci direttamente ai minori con un linguaggio semplice, usando delle immagini accattivanti, e aggiungendo dei video. Come coordinatrice siciliana di PA Social proposi l’idea ai vertici dell’associazione e Francesco di Costanzo, il presidente di PA Social, ha sposato e promosso l’idea presso gli altri coordinamenti regionali dell’associazione.
Il progetto, No Profit, nasce dunque da un apposito gruppo di lavoro formato da giornaliste, comunicatrici, esperte di social network, psicologhe, avvocati e soprattutto mamme e papà.
A curare l’aspetto grafico dei decaloghi, con le realizzazioni di apposite info grafiche nei vari formati, la giornalista Giulia Agostinelli, coordinatrice PA Social Lazio. I contenuti del progetto, le regole suggerite nei decaloghi sono stati analizzati dalla psicologa Francesca Cangialosi, dell’associazione “La Voce della Luna”, che ha supportato la realizzazione di “SocializziAmo”, fornendo anche un parere legale ed un esperta di privacy, la presidente dell’associazione “Protezione Diritti e Libertà Privacy” Gloriamaria Paci che ha offerto il proprio ausilio sugli aspetti legati alla privacy dei minori.
Nel corso dei lavori, si sono aggiunte nuove forze ed una giovanissima socia del coordinamento siciliano, Anna Negri ha curato i video informativi.
Non abbiamo la pretesa di aver realizzato un lavoro scientifico, sebbene supportato da diversi pareri tecnici ma crediamo fortemente che il pregio che possono avere questi materiali informativi per l’uso corretto di web, social e device sia quello di essere realizzato con il linguaggio dei giovanissimi e con semplici vignette utili anche per i più piccoli, fondato sulla voglia di mettersi a disposizione dei bambini, degli insegnanti, dei genitori.
Il futuro di “SocializziAmo”:
Dopo diverse presentazioni, prima con il convegno “Cyberbullo a chi? Il valore dei dati e della vita privata”. organizzato dall’associazione “Protezione Diritti e Libertà Privacy”, poi con due diverse Live organizzate da Pa Social e una room su ClubHouse, si parlerà del progetto anche alla “Summer School”, una due giorni di formazione online per dirigenti scolastici, docenti e personale per comprendere meglio strumenti e strategie per comunicare meglio, iniziativa nata dal Tavolo nazionale Scuola di PA Social, in collaborazione con l’Agenzia di stampa Dire.
Ma non finisce qui: E’ intenzione del gruppo di lavoro promuovere “SocializziAmo”, presso le direzioni scolastiche primarie e secondarie, si stanno studiando diverse modalità per coinvolgere il mondo scolastico, ricercando possibili sponsor e anche testimonial per promuovere il progetto. L’idea di contribuire in maniera fattiva alla creazione di linee guida per una comunicazione responsabile a misura della minore età, mettendosi a disposizione dei più piccoli ma anche sottolineando le opportunità che offre la comunicazione digitale nella digital age è dunque quel che c’è dietro “SocializziAmo” in una società dove lo smartphone rappresenta infatti oggi, in Italia, lo strumento principale con cui i minori accedono a Internet. E’ per questo che “SocializziAmo” mira a guidare i nostri figli quando hanno uno smartphone in mano, ad accompagnarli all’uso e alla fruizione delle informazioni che gli passano davanti agli occhi o a quelle che intendono caricare on line, facendosi carico di un ambiente digitale “adatto” a diversi livelli di contenuti, di policy, di uso dei dati personali. Il mondo di Internet deve dunque rimanere uno spazio di libertà, che tuteli i soggetti deboli, quali sono i minori, realizzando un equilibrio tra libertà di espressione, rispetto delle regole, diritto alla cittadinanza digitale, diritto a costruirsi connessioni con l’altro e a contribuire all’opinione pubblica anche on line.
di Marina Mancini
coordinatrice PA Social Sicilia
Ideatrice e coordinatrice di “SocializziAmo”