Digital trasformation: solo chi investe in innovazione può sopravvivere alla pandemia
Secondo una interpretazione della teoria dell’evoluzione di Darwin, non è la specie più forte a sopravvivere, ma quella che sa meglio adattarsi ai cambiamenti. La pandemia da Covid-19 ha messo a dura prova il mondo produttivo che ha dovuto percorrere nuove strade per resistere alle conseguenze della peggiore crisi internazionale dal dopo guerra ad oggi. L’ancora di salvezza per molte aziende è rappresentata dalla trasformazione digitale che ha subito una forte accelerazione proprio a causa dei cambiamenti causati dalla diffusione del virus Sars-Cov-2. Ma non tutti hanno saputo adeguarsi ai tempi. Lo stato di emergenza, infatti, ha accresciuto il divario tecnologico tra le aziende e quelle non in grado di reinventarsi sono andate incontro ad inevitabili fallimenti e chiusure.
Ma quale sarà lo scenario che dobbiamo attenderci per il mondo produttivo nei prossimi mesi? Una risposta alla nostra domanda arriva dal rapporto Technology Vision 2021 realizzato da Accenture che parla di un anno di grandi sfide, dove un numero crescente di aziende è diventato consapevole che ogni business è un business tecnologico. Le aziende che saranno protagoniste del “nuovo corso” del dopo pandemia hanno dato priorità all’innovazione tecnologica e stanno imparando a padroneggiare il cambiamento posizionandosi come leader del futuro. Le aziende hanno anche appreso, spiegano da Accenture, che i leader non aspettano la “nuova normalità” ma la creano generando un significativo impatto sul mondo, con il successo finanziario che costituirà solo un aspetto della leadership. È un’occasione unica per ricostruire un mondo migliore di quello pre-pandemia, sottolineano ancora da Accenture, e ciò significa ampliare la definizione di valore, includendovi anche il benessere delle persone, l’impatto sull’ambiente, una maggiore inclusività e altro ancora. Ma quali sono i trend tecnologici emergenti?
Dal rapporto Technology Vision 2021 emerge come i cambiamenti in atto e l’afflusso di nuove tecnologie abbiano aperto una nuova era per le aziende, in cui l’architettura IT è più importante che mai e la competizione fra settori è una battaglia fra stack tecnologici. Le imprese hanno inoltre a disposizione più scelte tecnologiche a disposizione: applicazioni multi-cloud, nuovi dispositivi all’avanguardia, modelli evoluti di AI, fino alla progettazione dell’hardware.
I leader iniziano a connettere reti massive di intelligent twins, collegando molti “gemelli” fra loro per creare modelli “viventi” di intere fabbriche, cicli di vita di prodotti, supply chain, porti e città, dando vita così a un mondo speculare. Le aziende che cominciano da subito a costruire intelligent twins dei propri asset e a mettere insieme i loro primi ambienti speculari, conferma il Rapporto, saranno quelle che spingeranno i settori di mercato, e il mondo intero, verso un futuro più agile e intelligente. Altro scenario interessante riguarda il cambiamento in atto verso una democratizzazione della tecnologia che consente alle persone di ottimizzare il lavoro o di indirizzare in autonomia le proprie necessità. In questo modo i dipendenti potranno diventare parte integrante della propria trasformazione digitale. Ma non pensiamo allo smartworking come alla soluzione definitiva di tutti i mali. Le persone dovranno tornare a muoversi anche se potranno contare sempre di più sull’ausilio della tecnologia che ridurrà gli spostamenti inutili e lo spreco di tempo. La modalità di lavoro sarà più “complessa”: non solo smartworking, dunque, ma le persone avranno la possibilità e la libertà di lavorare senza soluzione di continuità da qualsiasi luogo: casa, ufficio, aeroporto, uffici di terze parti e altro.