Il Digital Marketer nell’epoca post Covid
Cresce la richiesta di professionisti con competenze digital: nel 2020 sono stati i profili più ricercati dalle aziende (60,4%)
“Il Digital Marketer rappresenta una professione chiave per tracciare le nuove rotte che meglio si adattano alla trasformazione digitale in atto” spiega Marco D’Oria, Direttore dell’Accademia di Marketing Digitale CAMA
La trasformazione digitale non è più una delle possibilità da esplorare per aziende e PMI, ma la strada primaria da percorrere per rispondere ai cambiamenti in atto nel mercato. Solo in questi ultimi mesi infatti, si è assistito al boom dell’e-commerce che ha scardinato molte delle consuetudini legate al retail e, più in generale, c’è stato un approccio differente all’esperienza di acquisto da parte del consumatore, quest’ultimo a sua volta sempre più iperconnesso e digitale. Il conseguente abbattimento della distanza tra mondo fisico e online, soprattutto nell’ambito della vendita, si è quindi tramutato in una serie di esigenze del consumatore con l’effetto di dover colmare lacune interne all’assetto aziendale sia in termini di figure specializzate che di processi produttivi.
Non è un caso, come emerge dalle proiezioni dell’ultimo rapporto Excelsior a cura di Unioncamere e Anpal (gennaio 2020), che 4 aziende su 10 abbiano deciso di investire maggiormente nel processo di digitalizzazione, a partire dall’adozione di strumenti di digital marketing. È questo uno dei motivi per i quali, dal punto di vista delle assunzioni, le imprese hanno puntato sulla ricerca di competenze digitali, richieste in sei posizioni aperte su dieci, pari al 60,4 % dei profili che sono stati ricercati nel 2020.
Una ricerca che continuerà a focalizzarsi su figure altamente specializzate, con una preparazione verticale, ma dotate allo stesso tempo di un giusto equilibrio di competenze digitali, esperienza e soft skill. Quest’ultime infatti sono sempre più necessarie per adattarsi con la giusta versatilità ai cambiamenti in atto, sia dal punto di vista delle richieste che arrivano dal mercato che da quello delle modalità di lavoro che oggi vede lo smart working predominante.
La richiesta di profili altamente specializzati si sta scontrando però con la difficoltà di individuare figure idonee, a causa spesso di una scarsa specializzazione e preparazione.
“È evidente che in Italia c’è ancora un forte gap tra la domanda del mercato del lavoro, e l’offerta di professionisti preparati e specializzati nel comparto digitale” – spiega Marco D’Oria, Marketer Professionista con oltre 20 anni di esperienza, in comunicazione e abitudini comportamentali legate agli acquisti e Direttore dell’Accademia del Marketing Digitale CAMA. “Un paradosso che potrebbe riflettersi anche sull’effettiva ripresa post Covid del nostro Paese e della sua economia, sul quale è necessario intervenire fin da subito investendo su percorsi formativi dedicati proprio all’acquisizione delle competenze digitali richieste.”
Digital Marketer tra competenze digitali tecniche e soft skill
Tra le figure più note specializzate nell’ambito digital, il Digital Marketer appare oggi centrale nella strategia e nei processi aziendali. Ma come sta evolvendo questa figura e quali sono le competenze imprescindibili per avvicinarsi alla professione, soprattutto in questo momento storico?
“Oggi il Digital Marketer rappresenta una professione chiave per tracciare nuove rotte che meglio si adattano alla trasformazione digitale in atto” – spiega Marco D’Oria. Un professionista che deve prima di tutto formarsi attraverso percorsi capaci di coniugare la teoria con la pratica. “Il Digital Marketer è un professionista in grado di operare a 360° sulla strategia di comunicazione digitale dell’azienda, motivo per il quale le basi teoriche del marketing puro sono fondamentali, così come le competenze necessarie per meglio plasmare un ruolo così sfaccettato.”
Tra queste secondo Marco D’Oria non possono mancare:
- Adattabilità: il Digital Marketer deve saper modellare e adattare le proprie competenze a qualsiasi settore o azienda, per ottenere risultati concreti.
- Flessibilità: una regola evergreen è che quello che funzionava ieri, oggi è già vecchio. Il Digital Marketer sa che deve continuamente rivedere il suo lavoro e sperimentare, un po’ come il pilota che aggiusta la rotta per arrivare a destinazione. La flessibilità è altresì necessaria per meglio adattarsi ai continui cambiamenti che investono l’ambito digital, sempre soggetto ai trend di mercato, alle analisi di scenario e alle uscite di nuovi tool e piattaforme.
- Costanza: una brand awareness, una social reputation e, più in generale, un’identità online chiara e coerente con i valori dell’azienda si costruiscono attraverso una strategia digital capace di mettere alla base la costanza. Il lavoro del Digital Marketer infatti si basa molto spesso sul monitorare e assecondare gli algoritmi dei social che “premiano” chi sa essere costante sul lungo periodo nel costruire un’interazione solida e positiva con il proprio pubblico, anche attraverso la cura dei contenuti e l’ideazione di campagne performanti nel tempo.
- Curiosità: l’aggiornamento costante è parte integrante di questo ruolo così come una curiosità innata che permetta di seguire spesso le giuste intuizioni, collegando i punti e i dati scaturiti dai diversi touchpoints digitali. Non bisogna mai dimenticare la sperimentazione: che sia un nuovo tool o un copy diverso dal solito, testare continuamente nuove idee e funzionalità è fondamentale per il professionista, per capire cosa funziona e cosa no.
- Osservazione: questa professione si presenta come un perfetto connubio tra conoscenze tecniche e quelle sul comportamento umano. Saper osservare e interpretare quello che le persona fanno in fase di acquisto può fare davvero la differenza sui risultati: perché una persona cerca un determinato prodotto? Perché lo fa in determinati orari? Perché clicca l’annuncio ma non compra? Perché ci sono tante richieste di rimborso? Perché comprano dalla concorrenza? Le risposte a queste e molte altre domande possono condurre a risultati impattanti e ad un concreto potenziamento del business.