Talenti digitali: il valore è nella rete
Nell’ambito del programma di Infratalk di Infratel, Jacopo Guedado Mele, co-founder del programma europeo Aurora, spiega come allenare i futuri imprenditori alle sfide che l’innovazione e le nuove tecnologie ci pongono.
La durata delle nostre cellule è di 120 anni. In questo momento della mia vita ho, potenzialmente altri 90 anni da vivere e, nel ruolo di founder di Aurora, sono convinto che il mio compito fondamentale sia quello di osservare ed esplorare le tecnologie che avranno un impatto importante nei prossimi 10 anni. Nell’ambito di un Talk a cui ho partecipato recentemente, uno degli Infratalk organizzato da Infratel dedicato al digitale come abilitatore del talento e come strumento di scouting e opportunità, si è parlato di LI-FI, una tecnologia in grado di trasmettere internet attraverso la luce. Ecco questo è un esempio, insieme alla Brain Computer Interface Smart, agli esoscheletri, alla stampa dei tessuti organici e alla guida autonoma degli aerei, di tecnologie da tenere monitorate perché, guardando le evoluzioni in questi ambiti potremo immaginare come sarà il nostro futuro tra 10 anni. I giovani, se vorranno avere un ruolo attivo a partecipare alla costruzione di questo futuro devono essere in grado di compiere scelte lungimiranti, sin da subito, appena diplomati, allenandosi ad andare oltre la loro zona di comfort. Ed è proprio quello che facciamo con il programma Aurora.
Come Aurora abbiamo voluto, insieme a 30 partner internazionali, tra cui Junior Achievement, Fondazione Homo Ex Machina, Fondazione Golinelli e Fondazione Mondo Digitale, assumerci la responsabilità di questa missione costruendo un programma a cui andiamo a offrire ai ragazzi 10.000 € a fondo perduto per allenarli a sperimentare, per allenarli all’imprenditoria ma anche per allenarli al concetto di imprenditorialità come veicolo di crescita personale. Quello che ci insegna la digital economy è il concetto di sperimentazione continua, quindi gli under20 che partecipano alla fellowship di Aurora possono utilizzare questo grant per allenarsi a sperimentare in modo continuo. Investiamo in modo incondizionato su questo capitale umano proprio per allenarli a valicare sempre nuove sfide e, se da una parte possono utilizzare questo grant per prepararsi a diventare giovani imprenditori, dall’altro hanno accesso a un programma di coaching personalizzato per bilanciare le proprie sfide con le competenze.
Abbiamo deciso di lavorare con gli under 20 perché quando hai 18,19 o 20 anni sei in uno dei momenti della vita di maggior cambiamento, in cui ti trovi a prendere decisioni importanti che devono essere sostenibili nel medio e lungo termine, soprattutto se bisognerà arrivare a 120 anni, come ad esempio la scelta dell’università, decidere se continuare o meno con lo sport, o fare una startup. Con Aurora trimestralmente ci assicuriamo che i ragazzi possano crescere bilanciando sfide e competenze.
Ma il valore più grande che Aurora offre ai ragazzi è la capacità di allenare la plasticità del proprio cervello conquistando continuamente nuovi punti di riferimento. Lo facciamo offrendo loro un network globale di 500 Wizards provenienti da tutto il mondo: il 60% proviene da quelle tecnologie di avanguardia, il 20% proviene dalle tecnologie attuali come ad esempio intelligenza artificiale, genomica, blockchain, Li Fi a tutte quelle tecnologie che avranno una maturità da qui ad altri 3 anni. L’ultimo 20% è costituito da leader del management e della filosofia e hanno un ruolo chiave nell’ allenare il pensiero critico dei ragazzi, a definire un’ipotesi, a validarla a comprendere come creare un team e come creare fiducia all’interno del team e infine come accompagnare un prodotto sul mercato.
L’impegno di Aurora è anche quello di voler cogliere al meglio le opportunità del 2020, quelle delle digital economy a quelle della circular economy. Abbiamo costruito un processo di selezione che consentisse non solo a noi di individuare quei ragazzi under 20 in giro per la periferia di tutta Europa, ma che ci consentisse anche di allenare le loro attitudini. In questo un ruolo chiave lo ha avuto la la tecnologia e la rete, grazie alla quale siamo riusciti a creare un percorso di formazione, che ci consentisse di osservare le attitudini dei ragazzi e selezionarli per la fellowship, che fosse totalmente in remoto.
Aurora Experience, il percorso di selezione per accedere alla fellowship, infatti è completamente in remoto, ogni prova è pensata per essere equa in termini di genere, in termini di competenze tecnologiche, in termini connettività e di device. L’obiettivo di Aurora Experience è quello di individuare 100 imprenditori del futuro ogni anno su cui investire in modo incondizionato, in un percorso in tre tappe e far si che possano diventare game changers; persone capaci di prendere costantemente nuove scelte ad alto impatto, dando il loro contributo alla società.
Un imprenditore non è solo colui che crea una nuova impresa, ma è colui che assume una responsabilità, si assume dei rischi e decide di creare una nuova impresa o partecipare a un progetto di creazione di valore per la società, come Infratel sta facendo in questo momento come società di stato.