Green economy e innovazione. I piani dell’Europa
Parola d’ordine sostenibilità ambientale per migliorare la vita delle città europee con un programma che mette al centro un’economia più verde ma al contempo pronta per essere proiettata nella nuova era digitale.
Sono queste le basi del Programma 2021 adottato dalla Commissione europea che prevede il raggiungimento di 6 obiettivi politici che viaggiano su due binari paralleli, quello dell’economia verde e dell’implementazione del digitale.
Mai come in questo momento, caratterizzato da una profonda crisi economica mondiale, dettata dalla pandemia di Covid, era necessario prendere delle contromisure forti e prefiggersi degli obiettivi ambiziosi e a breve scadenza, per contrastare questa difficile situazione con una politica focalizzata al miglioramento e all’innovazione dell’economia europea.
Il primo obiettivo è quello di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 spingendo sull’acceleratore delle energie rinnovabili.
Il secondo obiettivo è incentrato sul diritto alla connettività, sulle competenze e i servizi pubblici digitali, con un focus su opendata e sulla cybersicurezza.
Il terzo obiettivo è quello che si basa sui diritti sociali, in modo che nessuno venga lasciato indietro nella ripresa dell’Europa. Verrà garantito, ad esempio, l’accesso a servizi di base come la sanità e l’istruzione per tutti i bambini e implementate le misure per stimolare gli investimenti transfrontalieri nell’Unione europea.
Il quarto obiettivo sarà quello di rafforzare la posizione dell’Europa nel mondo attraverso partenariati con i paesi vicini, e la presa di posizione sul disarmo mondiale e sugli aiuti umanitari.
Il sesto obiettivo si basa sulla democrazia europea, implementando strategie per i diritti dei minori e delle persone con disabilità, e per combattere la violenza di genere.
Sulla carta ci sono tutti i presupposti per riuscire a riportare l’Europa ai vertici mondiali e a farla diventare un modello in termini di visione al futuro e di miglioramento della vita dei suoi cittadini. I paesi dell’Unione dovranno fare la loro parte per vedere realizzati questi obiettivi facendo squadra e dimenticandosi dei personalismi che, troppo spesso, hanno visto viaggiare a velocità differenti un’Europa divisa ed in disaccordo.