Malattie cardiovascolari i selfie possono rilevarle

 Malattie cardiovascolari i selfie possono rilevarle

Sembra impossibile ma alcune malattie cardiovascolari i selfie possono rilevarle. La scoperta arriva dalla Cina dove si sta studiando un algoritmo capace di interpretare i segni del volto.

Da dove nasce la scoperta?

Un gruppo di ricercatori e medici della Tsinghua University in collaborazione con specialisti informatici hanno sviluppato un sistema basato sull’intelligenza artificiale che permette, attraverso lo studio del volto, di rilevare possibili coronaropatie. Sembra infatti che l’aspetto del viso possa fornire indicazioni mediche sullo stato di salute delle persone sia attraverso lo stato rugoso della pelle, sia nel caso di depositi intono alle palpebre o le pieghe del lobo dell’orecchio.

La sperimentazione su un campione di popolazione

Il gruppo di medici ha utilizzato oltre 5000 persone prese a campione per studiare i loro selfie confrontando i risultati con il loro stile di vita, l’alimentazione e lo status economico. L’algoritmo utilizzato ha superato le percentuali tradizionali dei modelli di previsione delle malattie cardiovascolari indicando chi, tra i soggetti presi a campione, poteva essere affetto da una disfunzione cardiaca. I risultati confortanti però non sono stati privi di falsi positivi che indicavano come possibili malati persone in buono stato di salute.

Prevenzione e predizione

Riuscire a predire un possibile inizio di malattie cardiovascolari con i selfie potrebbe rivoluzionare il sistema di prevenzione della medicina attuale aumentando esponenzialmente la possibilità di curare fin da subito determinate patologie e consigliare ai pazienti uno stile di vita più adatto per non rischiarne l’insorgenza.

La sperimentazione è appena cominciata ma i risultati sembrano interessanti anche se ci vorranno anni per poter ufficializzare questo algoritmo di rilevazione come un primo screening da remoto che può fornire una precoce indicazione su possibili coronaropatie nei volti dei soggetti analizzati e che non potrà sostituire la diagnostica specifica effettuata sul paziente da un medico specializzato con strumenti e esami affidabili al 100%.

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