Microsoft: cyber down globale, serve un cloud europeo
“I sistemi operativi mondiali dipendono da tre aziende USA, c’è una questione urgente legata alla sicurezza strategica dei cittadini europei. Il sistema è soggetto a fragilità” afferma l’esperto di cybersicurezza Giuseppe Mocerino, presidente di Netgroup Spa (specializzata da 30 anni nell’ambito della trasformazione digitale).
“Il down informatico causato dal blocco del cloud di Microsoft sta avendo ripercussioni in tutto il mondo e sta generando problemi a sistemi operativi ed aziende, tra cui quelle del settore aereo, finanziario, dei media, dei trasporti, anche in Italia. All’azienda statunitense sono collegate le piattaforme di tutto il pianeta ed è questo il centro della questione. Stando alle dichiarazioni dell’azienda informatica il blocco sarebbe causato da un errore di aggiornamento software del cloud e sembrerebbe dunque da escludere un attacco hacker .
Si apre però un tema cruciale legato alla sovranità e alla dipendenza tecnologica del pianeta: i sistemi operativi mondiali sono prevalentemente centralizzati nelle tecnologie e nei software dei tre colossi americani: Microsoft, Apple e Google. In una sola nazione si concentra la sicurezza digitale e direi anche la vita dei cittadini di tutto il mondo. Oltre il 70 per cento dei sistemi operativi del pianeta sono di Microsoft e come abbiamo visto , in poche ore si può arrivare al collasso dei sistemi mondiali. Il guasto Microsoft ha causato la cancellazione di almeno 130 voli e il ritardo di oltre 200 aerei, come ha riferito la CNN. I disagi in un mondo globale diventano virali e si moltiplicano, dunque arrivano anche nei nostri aeroporti.
L’Europa deve porsi come priorità quella della sovranità digitale, ne va della vita e del diritto alla sicurezza dei cittadini: dobbiamo avere un nostro cloud che vada a coprire tutti i servizi nazionali ed europei . Come abbiamo visto , abbiamo le mani legate , non abbiamo alcuna leva di intervento . Il sistema digitale è fragile perché concentrato in una sola nazione”, lo afferma Giuseppe Mocerino, esperto di cybersicurezza e presidente di Netgroup Spa, azienda italiana leader nel settore.