Dal gaming alla sicurezza online, l’impatto dell’Intelligenza Artificiale online
La rivoluzione che l’Intelligenza Artificiale sta portando al nostro modo di vivere, di navigare e di rapportarci con il web è ormai sotto gli occhi di tutti. Anzi: è nel presente, ma a volte è nascosta. Avviene ogni giorno ma forse non ce ne rendiamo conto.
E il bello è che tutto questo, in qualche modo, passa attraverso il settore del gaming. Sì, perché la filiera del gioco online e dei videogiochi è, per molti aspetti, un laboratorio di tecnologia, un’incubatrice di novità, un luogo in cui testare, sperimentare, provare per la prima volta strumenti, strategie e meccanismi che poi prenderanno il volo.
Guardiamo ad esempio due fattori. Come riporta questo articolo, il primo è quello della personalizzazione dell’esperienza dell’utente: l’IA riesce infatti ad analizzare i dati dei giocatori e personalizzare la loro esperienza di gioco in base ad abitudini, preferenze e comportamenti. Questa strategia può essere benissimo applicata al marketing e in fondo è proprio quello che avviene mentre navighiamo e facciamo ricerche online. Allo stesso modo, l’Intelligenza Artificiale ci aiuta a prevenire reati informatici, truffe e tentativi di phishing. Come? Grazie alla sua capacità di identificare modelli di comportamento e quindi individuare l’uso di bot nei giochi online oppure prevenire frodi sulle carte di credito.
L’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul mondo online, insomma, è sicuramente gigantesco. Eppure, non mancano i dibattiti, gli scontri, i punti interrogativi. L’impatto dell’IA sul gioco e in particolare sui processi produttivi porterà a cambiamenti anche per quanto riguarda il modo di lavorare. Gli esperti parlano infatti di un calo di manodopera nel settore del gioco superiore ai 60 punti percentuali, mentre altri spiegano che questo calo sarà compensato dalla nascita di nuove figure professionali che andranno a colmare la disoccupazione e ridefinire il mondo del lavoro.
Intanto però una recente ricerca condotta dall’OCSE, ha stimato in circa il 28% le attività lavorative a rischio automazione e tra queste c’è proprio la filiera del gaming, con le software house che rischiano di veder decimati i propri posti di lavoro in virtù dell’arrivo dell’IA. Attenzione però anche agli aspetti positivi: sempre l’OCSE ha spiegato che l’Intelligenza Artificiale potrebbe portare a un aumento di occupazione per due motivi: uno diretto (ovvero le professioni che integreranno il suo utilizzo sul posto di lavoro) e l’altro indiretto e forse più complicato. Secondo la stima, l’Intelligenza Artificiale porterebbe a un calo dei costi e ad aumento dell’efficienza dell’azienda, che può così investire quei fondi nell’assunzione di nuovo personale.
Insomma, le prospettive future sono ancora molto incerte e indefinite. Quello che è palese, però, è come l’Intelligenza Artificiale sia un treno da non lasciarsi sfuggire. Un’opportunità da governare, da controllare e da normare, che potrebbe significare la svolta in tanti settori diversi. Non solo quello del gaming.