Il Festival della Ricerca Scientifica Trieste Next al via
Inizia Trieste Next 2020
Si inaugura oggi la nona edizione di Trieste Next, il festival della ricerca scientifica che oramai da diversi anni si situa in Piazza Unità d’Italia.
A tagliare il nastro oggi il sindaco di Trieste, Roberto DiPiazza, accompagnato dagli interventi di Angela Brandi, Assessore per Scuola, educazione, università e ricerca del Comune di Trieste, Roberto di Lenarda, Rettore dell’Università di Trieste, Antonio Maconi, direttore di Trieste Next, ed ancora Nicola Casagli, presidente OGS, Serena Mizzan, direttore dell’Immaginario Scientifico ed infine Pierpaolo Roberti, Assessore Autonomie locali, funzione pubblica,sicurezza, politiche dell’immigrazione, corregionali all’estero e lingue minoritarie della Regione FVG.
Tanti gli eventi e gli ospiti attesi al punto che già si segnala il tutto esaurito in molte presentazioni che quest’anno restano comunque a numero chiuso per garantire il rispetto delle norme vigenti anti-Covid. Ed è su questo versante che i content partner, e non solo, hanno lavorato assiduamente, per dare un segnale di ripartenza forte e più unito che mai all’insegna anche dell’innovazione. Sarà difatti possibile seguire tutto il festival in streaming.
Trieste Next, il festival della ricerca scientifica, punta a ribadire come la digitalizzazione e la continua evoluzione della stessa nelle imprese siano necessarie per rimanere competitivi sul mercato. È di fondamentale importanza rafforzare il legame tra la ricerca ed il mondo economico-produttivo al fine di stabilire nuovi paradigmi capaci di dare soluzioni efficaci ed in breve tempo.
Le Nuove Tecnologie della Vita a Supporto della Medicina che Verrà
Nell’Area Talk, allestita in Piazza Unità d’Italia a Trieste, molti eventi interessanti si sono susseguiti nel corso della mattinata, tutti meritevoli di attenzione, tra questi Data Magazine ha avuto il piacere di seguire “Le nuove tecnologie della vita a supporto della medicina che verrà”. Durante l’incontro si è discusso di come verranno eseguite le diagnosi mediche nel futuro a tutela della salute del paziente e quali saranno le tecnologie informatiche che permetteranno di fornire cure migliori favorendo un modello di sanità sostenibile.
Il richiamo è andato in quest’occasione all’emergenza COVID e a come si è riusciti, con grande sacrificio, ad arginare la diffusione utilizzando sistemi di biosorveglianza che hanno monitorato in tempo reale la propagazione del virus riuscendo a prevederne i possibili effetti, salvando così molte vite dal contagio.
Si è parlato di Precision Health, ovvero di una cura personalizzata e precisa per ogni paziente e nello specifico di sistemi diagnostici “intelligenti”, di algoritmi di AI per aiutare i clinici nella lettura di esami, di terapie più precise basate su AR/VR per guidare interventi chirurgici, modelli 3D per pianificare operazioni complesse, ed infine di sistemi di monitoraggio (telemedicina e outpatient monitoring).
Nello specifico l’applicazione dell’AI alla medicina si sintetizza nella possibilità di automatizzare operazioni manuali, lasciando più tempo ai radiologi per focalizzarsi sulla cura personalizzata del paziente, per fornire supporto nelle decisioni e per rilevare dettagli, dalle immagini, troppo piccoli e complessi per essere facilmente rilevati dall’occhio umano.
A moderare l’evento Alberto Steindler, presidente della Fondazione ITS A. Volta per le Nuove Tecnologie della Vita di Trieste.
Sono intervenuti Arianna Cocchiglia, direttore Innovation and Partnership per la sanità Engineering Ingegneria Informatica, Antonio Colangelo, direttore R&D e Progetti Gruppo GPI, Elena Costantini, Molecular Imaging-Computed Tomography Product Specialist GE Healthcare, ed infine Graziano de’Petris, data protection officer Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina ASUGI e Azienda Sanitaria Friuli Occidentale ASFO.