Cybersecurity 5.0 – Career Day: primo road show nazionale nelle Università sulle nuove professioni del digitale
È stato presentato alla Camera dei Deputati “Cybersecurity 5.0 – Career Day”: il primo road show nazionale che animerà diverse Università del Paese, da Nord a Sud, e metterà in contatto le aziende più competitive del settore e i rappresentanti di importanti realtà, nazionali e locali, con tutti coloro che sono interessati ad intraprendere una carriera nel mondo della cybersicurezza. È un progetto spin off del Festival della Diplomazia, che tornerà ad animare Roma dal 19 – 27 ottobre: l’edizione 2023, anno europeo delle competenze, avrà come focus centrale proprio lo sviluppo delle skills and competence per affrontare le sfide del prossimo futuro.
La cybersecurity in Italia è, infatti, tra le priorità di investimento per le imprese, sia grandi che piccole e medie. Secondo i dati dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano il 61% delle aziende ha aumentato in maniera considerevole il budget per le attività di sicurezza informatica, segnando negli ultimi dodici mesi un +18% di crescita del settore.
Si valuta che per raggiungere una piena autonomia e sovranità digitale nazionale l’Italia abbia bisogno di 180mila nuove professionalità. Non si tratta solo di ingegneri e informatici: la strategia dell’Unione europea per la cybersicurezza riconosce ben dodici diverse figure professionali che vanno dal campo del diritto a quello economico, sociologico, medico, psicologico e della comunicazione. Si tratta di competenze multidisciplinari e collettive necessarie a garantire con risposte più efficaci la sicurezza dei servizi essenziali quali ospedali, reti energetiche e ferrovie.
L’OFFERTA INNOVATIVA DEL PROGETTO
Il roadshow arricchisce, e per certi aspetti completa, l’offerta di azioni promosse da istituzioni ed enti, pubblici e privati, sul tema della formazione in ambito cybersecurity. Gli studenti universitari, i giovani ricercatori, gli startupper e gli appassionati avranno l’opportunità di interagire direttamente con il mondo delle imprese e avere contezza delle specifiche esigenze emerse. Il progetto ha un taglio fortemente multidisciplinare e interdisciplinare: nell’attività di recruiting saranno ricercate sicuramente le competenze informatiche e quelle legate alle nuove tecnologie, ma anche quelle capaci di interpretare le declinazioni della cybersicurezza nei numerosissimi domini, di interesse scientifico, tecnologico e applicativo come quello sanitario, giuridico, sociale, economico ed educativo. Protagoniste dell’iniziativa saranno le Università, la perfetta agorà per soddisfare questo tipo di azioni di recruiting.
LE TAPPE DEL ROADSHOW NAZIONALE
Cybersecurity 5.0 Career Day coinvolgerà, in questa prima edizione, ben sei città Italiane: si parte da Bari il 23 giugno per poi spostarsi in giro per l’Italia a settembre a Firenze, ad ottobre Roma durante la settimana del Festival della Diplomazia, Padova e Cosenza a novembre e per finire a Milano a dicembre.
“La scelta di far partire il roadshow, che ha una valenza nazionale, dalla città di Bari rappresenta un segnale di grande attenzione verso il Sud dove è maggiore l’esigenza di far sviluppare le imprese assicurando loro risorse umane di altissimo profilo e per le quali la cybersecurity è un ambito dirimente per il loro sviluppo – dichiara Giuseppe Pirlo, professore dell’Università degli Studi di Bari e coordinatore scientifico del progetto -. Abbiamo un sistema accademico di grande tradizione e valore in grado di esprimere studenti e giovani ricercatori di qualità che possono e devono poter mettere a disposizione tutto il loro potenziale per lo sviluppo del nostro sistema imprenditoriale e della PA. Proprio Bari sarà sede del nuovo European Digital Innovation Hub sulla Trasformazione Digitale sicura della PA nazionale, che coordino assieme alla Prof.ssa Lerina Aversano, al quale aderiscono numerose imprese di grande rilevanza nazionale, che ha tra gli altri obiettivi proprio quello di veicolare servizi di formazione e di tipo “Test-Before-Invest” alle pubbliche amministrazioni locali sui temi più avanzati della Cybersicurezza”, conclude.
I PARTNER DELL’INIZIATIVA
Il career day è ideato e organizzato da Planet Diplomacy, punto di riferimento per chi opera in ambito diplomatico e internazionale a Roma, organizzatore del Festival della Diplomazia, l’unica manifestazione al mondo interamente dedicata alla geopolitica e alle relazioni internazionali. Il road show vanta il patrocinio dell’Agenzia nazionale della Cybersecurity (ACN), delle Rappresentanze in Italia del Parlamento e della Commissione Europei, dell’Associazione Italiana professionisti security aziendale (AIPSA) e di Women 4 Cyber (W4CI); la partecipazione dell’Agenzia dell’Unione europea per la cybersicurezza (ENISA) e di Alé Comunicazione; e il supporto di Atlantica cybersecurity.
“La carenza di competenze nel settore della cybersecurity è un tema ricorrente in Italia come in tutto il mondo. Ben vengano iniziative come quella di oggi che mette in contatto studenti e neolaureati con i datori di lavoro” commenta Bruno Frattasi, Direttore Generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN). “Tutti noi oggi apprezziamo i vantaggi dei servizi digitali ma dobbiamo mantenere alta l’attenzione ai rischi che ne possono derivare”, ha proseguito. “Le competenze giocano un ruolo fondamentale in un mondo che cambia continuamente. Per l’Agenzia la formazione è uno dei fattori abilitanti per la crescita del Paese e per l’attuazione della Strategia Nazionale di Cybersicurezza. Siamo, infatti, fortemente impegnati nel promuovere la formazione, la crescita tecnico-professionale e la qualificazione delle risorse umane, così come nel diffondere la consapevolezza e la cultura della cybersicurezza tra i cittadini”.
“Nell’anno europeo delle competenze – dichiara Carlo Corazza, Direttore Ufficio Italia del Parlamento Europeo – il Parlamento europeo in Italia sostiene con convinzione l’iniziativa di Planet Diplomacy con il Career Day sulla Cyber Security. Questo road show nazionale è un’occasione preziosa per mettere in contatto il mondo universitario con quello delle imprese e lavorare anche per colmare il divario tra formazione e professioni richieste in un mercato in rapida crescita”.
Il settore della cybersecurity dunque è un contesto multidisciplinare nel quale si profilano continuamente nuovi lavori, che in passato non esistevano, e per il quale esiste un divario di competenze tra le esigenze aziendali e la formazione scolastica e universitaria. “Questo implica l’importanza di strutturare un intero sistema formativo a più livelli – spiega Alessandro Manfredini, Presidente AIPSA che aggiunge – partendo dalle scuole secondarie di primo e secondo grado, salendo proporzionalmente in base all’indirizzo di studio e alla specializzazione per i tecnici e le figure manageriali. Per questo siamo entusiasti e orgogliosi, come associazione che riunisce i manager delle medie e grandi imprese italiane, di patrocinare i Cybersecurity 5.0 Career Day. Un ulteriore strumento per colmare il gap formativo in ambito cyber è quello di stabilire incentivi per le aziende che accolgono studenti in stage o in alternanza scuola-lavoro. Ovviamente non si vedranno immediatamente gli effetti di questo nuovo sistema olistico, nell’attesa è necessario trovare soluzioni consortili per aiutare le PMI”.
La sicurezza informatica è una materia complessa ed in costante evoluzione. Per Domitilla Benigni, Presidente di Women4Cyber e di Cy4gate “la digitalizzazione ha portato un aumento dei rischi e le minacce sono virtualmente ovunque. Sono necessarie nuove tecnologie e competenze (sovrane) e, di conseguenza, si aprono enormi opportunità professionali. Questo, tuttavia, si scontra con la storica assenza femminile nella rivoluzione digitale in corso. L’azione di Women4Cyber Italia parte da questa consapevolezza e dalla volontà di incoraggiare e formare le donne a portare il loro contributo anche in questo dominio, non solo negli aspetti tecnici ma anche attraverso li reskilling di professioni tradizionali quali ad esempio l’economia, la giurisprudenza, la linguistica. Non manca, poi, il lavoro sul cambiamento culturale anche dell’universo maschile a cui il capitolo è altrettanto aperto”, conclude.
“Per il sistema universitario italiano il tema delle nuove tecnologie, ed in particolare quello della cybersecurity, è relativamente recente – dichiara Antonio Uricchio, Presidente ANVUR (agenzia pubblica che assicura la qualità del sistema accademico) – registrando un crescente interesse anche per la forte domanda del mercato del lavoro. Ad oggi sono 11 i corsi di studio già attivati negli Atenei statali e non statali, dopo l’iter di valutazione degli stessi effettuato dalla nostra istituzione ma, già da questo anno, le domande di istituzione di nuovi corsi proprio sulla sicurezza informatica sono in aumento e questo attesta il grande interesse dei giovani verso le nuove professioni del digitale”.