Quattro generazioni fianco a fianco sul posto di lavoro: ecco come gestirle
Lo spostamento progressivo dell’età del pensionamento e l’innalzamento dell’aspettativa di vita a 82,9 anni in Italia hanno fatto sì che, per la prima volta nella storia, vedessimo all’interno delle aziende il coesistere di 4 diverse generazioni: Baby Boomers, Generazione X, Millennials e Generazione Z
La forza lavoro multigenerazionale rappresenta una grande ricchezza per le imprese ma anche un’enorme sfida per manager e imprenditori. HRCOFFEE spiega come i People Analytics possono aiutare nella trasmissione delle competenze e nella gestione delle diverse esigenze generazionali
Per la prima volta nella storia, stiamo assistendo alla convivenza di 4 diverse generazioni nelle aziende: Boomers(persone nate tra il 1946 e il 1964), Generazione X (persone nate tra il 1965 e il 1979), Generazione Y o Millennials(persone nate tra il 1980 e il 1995) e Generazione Z o Nativi Digitali (persone nate dal 1996 in poi). Questo fenomeno è dovuto a due fattori principali: lo spostamento progressivo dell’età del pensionamento, arrivato ora a 67 anni, e l’innalzamento dell’aspettativa di vita. Secondo quanto emerge dagli ultimi dati pubblicati da Eurostat, infatti, l’aspettativa di vita media in Italia è di 85,1 anni per le donne e 80,6 anni per gli uomini.[1]
La forza lavoro multigenerazionale rappresenta una grande ricchezza per le imprese e un vantaggio competitivo non indifferente, in quanto ogni generazione porta con sé un bagaglio di conoscenze e competenze potenzialmente differente rispetto alle altre. Allo stesso tempo, però, se non ben gestite, le diversità tra una generazione e l’altra possono diventare la causa di conflitti, malcontenti, disallineamento del sapere e fallimento.
In questo contesto, però, la tecnologia e nello specifico i People Analytics, possono aiutare le aziende nell’organizzazione e nella gestione delle differenti generazioni, mettendole in connessione e consentendo loro di interagire. In particolare, la HR-Tech Company HRCOFFEE, specializzata nello sviluppo di software per il People Management e People Analytics, ha sviluppato un nuovo modello di gestione del personale basato su un approccio people based (persone al centro), che consente di far emergere iniziative di open innovation, in un’ottica di continua evoluzione, di aumento dell’engagement, di analisi del divario delle competenze, di sviluppo dei processi di autovalutazione, di mappatura delle abilità del singolo, di upskilling, di reskilling e di HR digital twin.
Grazie all’intelligenza artificiale, HRCOFFEE People Analytics Platform permette di mappare e portare a fattor comune le competenze, le conoscenze e i punti di forza dei dipendenti, rendendoli facilmente trasmissibili e tracciabili nel corso del tempo. In questo modo ogni azienda ha piena consapevolezza delle skills e delle conoscenze dei propri dipendenti e di chi siano i candidati più idonei per formare i team di progetto. Non solo, grazie a queste tecnologie innovative viene agevolato anche il percorso di crescita professionale del personale attraverso l’upskilling ed il reskilling delle competenze ed è più semplice individuare i bisogni e le esigenze delle diverse generazioni, così da creare un ambiente di lavoro sereno e stimolante per tutte le fasce d’età.
“Oggi nelle organizzazioni convivono ormai almeno quattro diverse generazioni che, negli ultimi anni, hanno determinato cambiamenti organizzativi importanti, con una rapidità che la storia non aveva mai visto prima. I Boomers, ad esempio, sono analogici e tradizionalisti, hanno imparato ad utilizzare la tecnologia solo in età avanzata e prediligono la comunicazione face-to-face e il confronto telefonico alle videocall o agli strumenti digitali. All’opposto la Generazione Z è iperconnessa e totalmente immersa in una dimensione che non ha più confini tra ciò che è online e ciò che invece è offline. La nuova generazione è smart, inclusiva e propensa all’innovazione. Diventa perciò fondamentale creare momenti di scambio e condivisione in modo da trasferire e tramandare le conoscenze e le competenze di generazione in generazione e mantenere viva l’azienda, evitando conflitti.” – ha affermato Maria Cesaria Giordano, CEO e co-founder di HRCOFFEE – “L’attuale situazione, impone risposte di gestione che oggi la tecnologia può dare, come per esempio nell’ambito dei processi di onboarding, reverse mentoring e upskills. Il software di HRCOFFEE non soltanto aiuta a mappare la conoscenza aziendale attraverso gli analytics, ma aiuta l’organizzazione nei processi di aumento dell’engagement e del benessere dei propri dipendenti.”
[1] https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/demo_mlexpec/default/table?lang=en