Phygital: cinque priorità per coglierne il valore
La rivoluzione Phygital sta impattando tutti i settori dell’economia italiana, dall’energia ai trasporti, dall’industria al Retail e alla Pubblica Amministrazione. In tutti questi settori, siamo di fronte a una nuova disruption tecnologica e culturale trainata dalla convergenza di tre fattori: l’abbattimento delle barriere tra Information Technology (IT) e Operational Technology (OT); la crescita esponenziale della connettività e dell’analisi dei dati attraverso l’intelligenza artificiale; e la trasformazione delle catene del valore con un peso crescente della sostenibilità.
I benefici che le nostre aziende e istituzioni possono trarre dallo sfruttare appieno l’integrazione tra il mondo fisico e quello digitale sono enormi: da una maggiore penetrazione delle energie rinnovabili al miglioramento dell’efficienza e della redditività dei beni industriali, dall’ottimizzazione del riciclaggio dei rifiuti al miglioramento dei servizi pubblici.
Per cogliere appieno il valore di questa rivoluzione, ci sono cinque aree prioritarie in cui le aziende e le istituzioni devono concentrare i loro investimenti: la gestione delle infrastrutture e degli asset; la produzione e la logistica, lo sviluppo delle città e dei territori, la sostenibilità e la customer experience.
L’introduzione delle tecnologie digitali nella gestione del mondo fisico rende possibile, in primis, l’implementazione di sistemi avanzati di controllo e monitoraggio in tempo reale finalizzati al funzionamento efficiente delle infrastrutture critiche e alla gestione degli asset per ridurre gli incidenti e aumentare la loro vita utile.
Inoltre, le tecnologie Phygital contribuiscono alla localizzazione e tracciabilità per migliorare l’efficienza della produzione e delle catene di approvvigionamento, così come la sicurezza delle persone. A questo si aggiungono soluzioni di gestione energetica e di miglioramento del ciclo dell’acqua per ridurre l’impatto delle operation sull’ambiente.
Il Phygital è anche destinato a rivoluzionare la gestione delle città e dei territori, consentendo una visione integrata e intelligente con un triplice approccio: la sostenibilità ambientale (attraverso progetti per migliorare la biodiversità, l’economia circolare, la qualità dell’aria, la gestione dell’energia e dell’acqua, tra gli altri); lo sviluppo economico (attraverso lo smart tourism e lo smart agriculture, tra gli altri settori); e lo sviluppo sociale (con contributi ai sistemi sanitari, all’istruzione, all’assistenza, all’occupazione, ecc.).
Infine, tra gli ambiti in cui il Phygital sta avendo un maggiore impatto c’è la customer experience, dove il connubio delle tecnologie di sensoristica; di raccolta e analisi dei dati; e di CRM possono aiutare le organizzazioni ad integrare ambienti fisici, mobili e web per offrire ai clienti un’esperienza unica e coerente.
La rivoluzione phygital della customer experience risponde a un cambiamento radicale nelle abitudini di consumo degli italiani, che si è accelerato durante la pandemia. Secondo i dati di BVA Doxa, tre italiani su quattro hanno effettuato acquisti in modalità phygital nell’ultimo anno, puntando sopra tutto sull’abbigliamento, i dispositivi elettronici e i prodotti beauty.
Come in altri settori, anche qui la risposta è offrire un’esperienza integrata, combinando la facilità e l’agilità del canale digitale con l’assistenza personalizzata e vicina del contatto umano.
La risposta è il Phygital.
Luigi Borrelli, responsabile Phygital di Minsait in Italia