Uno dei temi che anima in maniera molto forte la discussione sull’intelligenza artificiale è, al di là degli aspetti tecnologici e informatici, sicuramente quello che fa riferimento agli aspetti etici sull’uso della stessa. Seppure l’intelligenza artificiale sia presente come strumento già da diversi anni, è negli ultimi mesi che l’esplosione di quest’ultima ha portato a focalizzare l’attenzione sui principi di tutela e regolamentazione. Il tema è stato sviluppato anche durante l’ultimo incontro organizzato da PA Social a Trieste, il 17 marzo 2025, presso il FabLab dell’Urban Center sulle Rive del capoluogo regionale in occasione del decennale di fondazione.
Ne ha parlato Andrea Bulgarelli, giornalista, comunicatore e coordinatore del comitato etico e tecnico-scientifico dell’associazione culturale Studium Fidei di Trieste. Il gruppo di lavoro, presieduto dal presidente del sodalizio, il teologo mons. Ettore Malnati, e composto da una quindicina di esperti del mondo della comunicazione, medicina, legge, informatica e imprenditoria, ha portato alla redazione della cosiddetta “Carta di Trieste sull’Intelligenza Artificiale”.
Il relatore ha presentato i punti fondamentali del documento approvato nel maggio del 2024. Non sono mancate riflessioni preoccupate al termine dell’incontro organizzato da PA Social: uno dei punti che ha maggiormente interessato la platea, composta da una significativa rappresentanza di esperti della comunicazione, è stato indubbiamente quello sul diritto d’autore e sull’uso dell’intelligenza artificiale nel giornalismo.

Andrea Bulgarelli ha posto l’attenzione, in particolare, sulla responsabilità della produzione di articoli tramite l’intelligenza artificiale, che è in grado di produrre agevolmente contenuti redazionali, di fatto, su ogni tema, “pescando” e rielaborando informazioni dal web, ma con il grave limite di non citare le fonti e violare il diritto d’autore, con la conseguente problematica dell’assunzione di responsabilità. Infatti, se chiunque copiasse un contenuto liberamente, compierebbe un illecito perseguibile secondo normativa: per l’AI i confini non sono ancora così definiti.
La Carta di Trieste, che durante i lavori è stata consegnata in copia ai presenti in sala, è composta da dieci articoli:
1. L’obiettivo della Carta di Trieste sull’Intelligenza Artificiale;
2. Intelligenza Artificiale ed etica e principi fondamentali;
3. Intelligenza Artificiale e diritti fondamentali della persona;
4. Intelligenza Artificiale e i principi di trasparenza dell’algoritmo, della neutralità e rispetto dei dati personali e del libero accesso all’infrastruttura;
5. Intelligenza Artificiale e libertà e tutela dell’informazione giornalistica;
6. Intelligenza Artificiale e tutela della salute;
7. Intelligenza Artificiale ed economia;
8. Intelligenza Artificiale e diritto d’autore;
9. Intelligenza Artificiale e guerra;
10. Intelligenza Artificiale e responsabilità per il suo utilizzo.