DeepSeek, l’app di intelligenza artificiale cinese che stava mettendo a dura prova le big tech americane che si occupano di intelligenza artificiale come Open Ai avendo dimostrato che è possibile sviluppare un IA con costi molto bassi ma estremamente competitiva e performante, è recentemente scomparsa dagli store digitali italiani, non essendo più disponibile né su Google Play né sull’App Store di Apple. Sembra che questa misteriosa sparizione si sia verificata dopo che il Garante per la Privacy italiano ha richiesto informazioni alle aziende sviluppatrici, Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, riguardo alla gestione dei dati personali degli utenti.
Le ragioni esatte della rimozione dell’app non sono tuttavia ancora chiare ma il Garante della Privacy ha espresso preoccupazioni sulla raccolta e il trattamento dei dati personali, richiedendo dettagli su quali dati vengano raccolti, le fonti di tali dati, le finalità del trattamento e la loro conservazione su server situati in Cina. Le aziende hanno 20 giorni canonici per fornire queste informazioni e di sicuro l’azienda cinese che ha sviluppato DeepSeek non era pronta a svelare i dietro le quinte dell’app più scaricata e utilizzata nell’ultimo mese e che ha fatto crollare diversi titoli in borsa come quello di Nvidia, sviluppatore delle schede e processori che vengono utilizzati per l’elaborazione dell’IA.
DeepSeek sta suscitato un notevole interesse e preoccupazione anche negli altri paesi, negli Stati Uniti, funzionari governativi stanno esaminando i potenziali rischi per la sicurezza nazionale associati all’app. Inoltre, OpenAI ha accusato DeepSeek di furto intellettuale, sostenendo che l’app abbia utilizzato modelli di apprendimento sviluppati da loro.
Per chi ancora non avesse provato L’IA cinese, DeepSeek rimane ancora accessibile tramite il web, anche se diversi utenti segnalano frequenti problemi di rete e messaggi di errore.