Giornata internazionale contro violenza e bullismo: la sicurezza informatica al servizio della lotta al cyberbullismo

 Giornata internazionale contro violenza e bullismo: la sicurezza informatica al servizio della lotta al cyberbullismo

Il cyberbullismo è una forma grave e spesso implacabile di molestia digitale che può manifestarsi in molti modi, incidendo sul benessere emotivo e sulla sicurezza degli individui. In occasione della Giornata internazionale contro la violenza e il bullismo a scuola, compreso il cyberbullismo, Check Point® Software Technologies Ltd. (NASDAQ: CHKP), tra i fornitori leader di piattaforme di cyber security basate sull’intelligenza artificiale e cloud-delivered, supporta la lotta per contrastarne in modo significativo la diffusione e l’impatto. 

Le strategie di sicurezza informatica non solo salvaguardano i sistemi dalle violazioni, ma sono fondamentali per proteggere anche gli individui, soprattutto i bambini e le persone più fragili, dal cyberbullismo. 

Cyberbullismo in tutte le forme 

Il cyberbullismo si riferisce a qualsiasi forma di molestia, abuso o diffamazione condotta attraverso piattaforme digitali. A differenza del bullismo tradizionale, il cyberbullismo si verifica nel mondo virtuale, il che significa che può seguire le vittime ovunque e in qualsiasi momento, con effetti potenzialmente devastanti, assumendo le forme di: 

  • Impersonificazione: i cyberbulli spesso creano account falsi per fingersi altre persone, comprese le loro stesse vittime, causando incomprensioni, danni alla reputazione o sfruttamento. Un cyberbullo può, per esempio, impersonificare uno studente e inviare messaggi molesti ai suoi compagni, creando incomprensioni e danneggiando le relazioni.
  • Doxxing: si tratta di condividere pubblicamente le informazioni personali di una persona (indirizzo, numero di telefono, ecc.), mettendola a rischio fisicamente, o di ulteriori molestie online. Tale esposizione può provocare paura e angoscia.
  • Molestie e stalking: i cyberbulli possono inviare ripetutamente messaggi minacciosi o molesti o perseguitare le vittime su tutte le piattaforme. Questa forma di bullismo è particolarmente diffusa sui social media, dove l’anonimato può favorire gli autori.
  • Revenge Porn e Sextortion: i cyberbulli possono condividere immagini esplicite senza consenso o minacciare di farlo a meno che non vengano soddisfatte le richieste, una tattica chiamata “sextortion”, che ha visto un drammatico aumento a livello globale. 

Mitigare il cyberbullismo con la sicurezza informatica

La sicurezza informatica è un valido alleato nella lotta contro il cyberbullismo, in quanto offre soluzioni protettive e preventive che aiutano gli individui a evitare di cadere vittime dei bulli o di essere sfruttati online. Di seguito alcuni esempi in cui la sicurezza informatica è un valido aiuto contro il cyberbullismo.

Le norme contro il cyberbullismo funzionano?

Con l’aumento del cyberbullismo in tutto il mondo, diverse nazioni hanno emanato normative per combatterlo, anche se l’efficacia e i livelli di applicazione variano notevolmente.

In Europa, molti Paesi dell’UE applicano leggi severe sulla privacy ai sensi del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), che copre indirettamente gli aspetti del cyberbullismo proteggendo i dati personali e sanzionando l’uso improprio dei dati.

In Italia, nel 2017 il Parlamento ha approvato la legge n. 71 volta alla prevenzione e al contrasto del fenomeno del cyberbullismo introducendo una serie di misure di carattere educativo e formativo, volte in particolare a favorire tra i giovani una maggior consapevolezza del disvalore di tale tipo di comportamenti persecutori.

Negli Stati Uniti, il cyberbullismo è molto diffuso, come riporta il Pew Research Centre. Quasi la metà degli adolescenti statunitensi è stata vittima di bullismo o molestie online, e l’aspetto fisico è considerato un motivo diffuso per gli insulti. Tuttavia, non esiste ancora una legge federale contro il cyberbullismo, anche se 44 Stati americani hanno implementato sanzioni penali relative al cyberbullismo. Sebbene queste leggi varino, spesso includono pene severe per la condivisione di contenuti dannosi e per le molestie online.

Collaborare per fermare il cyberbullismo

Un approccio integrato che combini sicurezza informatica, educazione e azioni normative offre la protezione più efficace contro il cyberbullismo. Check Point Software suggerisce alcuni metodi e azioni che possono prevenire o mitigare il cyberbullismo e i suoi effetti:

1. Impostazioni di privacy. Incoraggiare gli utenti a utilizzare le impostazioni sulla privacy delle piattaforme di social media per controllare chi può vedere e interagire con i loro contenuti.

2. Autenticazione a più fattori. Implementare l’autenticazione a più fattori (Multi Factor Authentication) su tutti gli account per impedire l’accesso non autorizzato, rendendo difficile per i cyberbulli introdursi nei profili personali.

3. Moderazione dei contenuti basata sull’intelligenza artificiale. Utilizzare strumenti di intelligenza artificiale per identificare e filtrare il linguaggio offensivo e i comportamenti sospetti, soprattutto sulle piattaforme rivolte ai giovani.

4. Educazione all’alfabetizzazione digitale. Educare i giovani utenti a riconoscere il cyberbullismo, a segnalarlo e a praticare un comportamento online sicuro per ridurre il rischio.

5. Supporto legale e segnalazione. Rafforzare le leggi sul cyberbullismo e garantire che i meccanismi di denuncia siano facilmente accessibili alle vittime, con percorsi chiari per responsabilizzare gli autori.

6. Reti di supporto e consulenza. Stabilire un supporto online e offline per le vittime, poiché il cyberbullismo può portare a impatti emotivi a lungo termine. Le piattaforme e le istituzioni devono facilitare l’accesso a consulenze e supporto tra pari.

7. Collaborazione internazionale. Data la natura transfrontaliera del cyberbullismo, la promozione di partenariati internazionali può aiutare a far rispettare le leggi in tutte le giurisdizioni e a consegnare i responsabili alla giustizia.

8. Protezione. Anche i genitori dovrebbero prestare attenzione a come i propri figli interagiscono nel mondo virtuale. Check Point offre SandBlast for Education, un’estensione progettata per le scuole che consente agli insegnanti di monitorare il comportamento online degli studenti e bloccare i commenti offensivi.

La sicurezza informatica svolge un ruolo fondamentale nella salvaguardia delle nostre vite digitali al di là delle tradizionali sfere aziendali e governative”, afferma Cristiano Voschion, Country Manager dii Check Point Software Italia. “Dando ai singoli, e in particolare agli studenti, strumenti sicuri e un’alfabetizzazione digitale, possiamo ridurre gli effetti pervasivi del cyberbullismo. Crediamo nella promozione di un ambiente in cui istruzione, regolamentazione e sicurezza informatica convergano per costruire uno spazio digitale sicuro e rispettoso per tutti. Lavorando insieme per smantellare il cyberbullismo, possiamo creare un mondo digitale in cui sicurezza e gentilezza coesistano”.

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