L’intelligenza artificiale: come gli italiani la stanno vivendo
Tutti nell’ultimo anno siamo stati stupiti dal progresso che ha subito l’intelligenza artificiale e in modo assolutamente repentino. Per quanto fosse presente da vari anni, solo dal 2024 abbiamo potuto conoscere le sue vere potenzialità e le novità introdotte giorno per giorno arrivando a chiederci fino a che punto arriverà la sua evoluzione.
Chi non ha mai visto un film sui robot che prendono il controllo del pianeta ribellandosi ai loro stessi creatori? Ci sono sempre sembrati una realtà molto distante da noi non solo come esseri umani, ma più nello specifico proprio come italiani visto che, se sentivamo parlare di progressi sull’AI, tali progressi provenivano sempre dall’estero e più nello specifico da USA e UK.
Dai tempi di Turing fino all’odierna ChatGPT, oramai affiancata da tanti altri sistemi di AI, le grandi notizie riguardanti l’intelligenza artificiale sono sempre sembrate scollegate dal Bel Paese. Tuttavia oggi non è più così: a partire dalle statistiche il mercato dell’Intelligenza Artificiale era in aumento del 52% già nel 2023 (dati dell’Osservatorio Artificial Intelligence), e molte aziende hanno iniziato a farne uso individuando in essa il futuro della tecnologia e di molti lavori.
Anche negli aspetti più pragmatici le persone iniziano ad avvicinarsi ad essa: uno studente che ha bisogno di riassumere velocemente degli appunti presi a lezione si può tranquillamente rivolgere a ChatGPT che farà il lavoro al posto suo; oppure se voglio mangiare una buona pizza napoletana in una città italiana che non sia Napoli posso chiedere all’Intelligenza Artificiale a quali ristoranti posso rivolgermi, senza dover fare la fatica di cercare su internet mi fornirà essa prontamente una lista di ristoranti, attraverso una conversazione del tutto simile a quella che potremmo avere con un amico.
8 persone su 10 hanno timori verso l’Intelligenza Artificiale, sempre secondo l’Osservatorio Artificial Intelligence, con paure più sci-fi come l’intelligenza artificiale che prende il controllo del mondo, a quelle più concrete come l’auto-annullamento dell’uomo e del suo lavoro assimilato e svolto completamente dall’AI.
Preoccupazioni condivisibili? In Italia come nel resto del mondo si stanno facendo strada nelle mente di tutti e non è possibile negare quella che è la realtà dei fatti: l’Intelligenza Artificiale è solo uno strumento creato dall’uomo, per l’appunto “artificiale”, e rimarrà sempre tale. Se i suoi effetti saranno positivi o meno la responsabilità sarà interamente nostra, di come la utilizzeremo e quali limiti le porremo.