Sai quanta energia ci vuole per gestire la tua posta elettronica?
La posta elettronica per tutti coloro che navigano sul Web è una delle fonti primarie di vita per rimanere sempre aggiornati: che tu sia un lavoratore o uno studente le notizie importanti che riceviamo sono proprio sull’e-mail. Tra convegni di lavoro, seminari universitari, trasferte e corsi di aggiornamento molti perderebbero il senno, o perlomeno una grande quantità di tempo, a cercare tutte le informazioni necessarie. Proprio per questo la posta elettronica aiuta tantissime persone.
Quanto pesano allora tutte queste informazioni a livello energetico?
Partendo dal presupposto che il web, secondo il report di Shift Project, è causa del 7% del consumo energetico nel mondo, quanto di questa percentuale è da attribuire alla gestione della posta elettronica? Si potrebbe pensare che, considerando il peso esiguo di una singola e-mail di un Megabyte, non consumi tanto; tuttavia, il consumo è quello di 4 grammi di CO2 (tralasciando i consumi di computer e monitor, da cui è inviata, che ammonterebbe a 19 grammi di CO2).
Ogni giorno, secondo Statista, vengono inviate in media 227 miliardi di e-mail. Se ognuna di queste e-mail in media pesa 1MB che equivale a 4 grammi di CO2, ogni giorno solo tramite le e-mail vengono emessi 908.000.000.000 grammi di CO2.
E questi numeri sono tutt’altro che in calo. Sempre secondo Statista il numero di e-mail inviate quotidianamente è aumentato del 20% dal 2020 al 2023. Unendo questi dati a quelli secondo cui il numero di utenti e-mail attivi è aumentato del 15% dal 2020 al 2023, senza la necessità di fare calcoli avanzati risulta che l’aumento, sia delle e-mail, sia del loro consumo a livelli energetici è in crescita esponenziale.
Dopo aver letto questo articolo sarete più parsimoniosi a mandare una mail?