L’Osservatorio Digitale cresce e si struttura. Un riferimento per certificare la presenza delle PA sul digitale
Cresce e si struttura la società Osservatorio Digitale, una realtà che dal 2021 è punto di riferimento per le ricerche e le analisi sul grado di digitalizzazione di soggetti pubblici e privati.
La società, con sede a Firenze, è frutto della collaborazione tra tre soci: Sandro Giorgetti, founder del progetto, Corner Srl e Tonidigrigio Srl.
Il progetto prende il via con una nuova governance: Francesco Di Costanzo è il nuovo Presidente, mentre Sandro Giorgetti assume il ruolo di CEO. Fanno parte del nuovo cda anche Marco Picinotti e Massimo Pigliapoco.
Osservatorio Digitale sviluppa un’attività di analisi digitale che non si limita a “pesare” i follower, ma valuta la presenza online anche dal punto di vista qualitativo. Fornisce i dati fondamentali per comprendere a fondo la performance di ogni settore e di ogni singolo soggetto sottoposto a indagine grazie ad un digital index dedicato. Analizza quotidianamente le più importanti attività digitali e le ricerche sono curate in ogni dettaglio, partendo da anagrafiche ufficiali e utilizzando i più potenti strumenti di analytics. Sonda il mercato e mette a disposizione dell’opinione pubblica le ricerche.
“La nostra missione è offrire ricerche specifiche e approfondite a chiunque avverta l’esigenza di analizzare la propria attività digitale – ha raccontato Sandro Giorgetti, CEO della nuova società – Ogni analisi consiste nel fornire al soggetto o al sistema di riferimento richiedente un report dettagliato sul grado di digitalizzazione, posizionamento, performance e competitività”.
“L’Osservatorio Digitale rappresenta una risorsa preziosa per chi desidera ottenere una visione chiara e approfondita del proprio impatto digitale – ha spiegato il presidente Francesco Di Costanzo – Siamo pronti a supportare enti pubblici, aziende e organizzazioni nella comprensione e nell’ottimizzazione delle loro attività digitali, garantendo un approccio basato su dati certi e analisi rigorose. Anche mappando per la prima volta in Italia le attività legate all’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa e della realtà virtuale”.