Scuola digitale, cresce l’innovazione didattica negli istituti italiani

 Scuola digitale, cresce l’innovazione didattica negli istituti italiani

Il sistema scolastico italiano ha abbracciato in pieno le sfide dell’innovazione come emerge dall’ultimo Report (terminato questo mese di luglio e aggiornato all’anno scolastico 2022/2023) realizzato dall’Osservatorio Scuola Digitale del Ministero dell’Istruzione e del Merito, dal titolo “Osservare i cambiamenti in atto e monitorare il processo di transizione digitale delle scuole a.s. 2022/2023”. Il rapporto tra scuola e digitale è ormai divenuto indissolubile negli anni grazie ai numerosi investimenti, alla formazione sempre più strutturata e alla didattica innovativa erogata dai nostri istituti.

Il documento fotografa lo stato dell’arte dei processi di innovazione avviati nelle scuole e fa il punto sul ritorno degli investimenti fatti negli strumenti, nelle competenze, nella formazione, e in generale nei fattori abilitanti la didattica digitale, anche in base all’impiego dei fondi PON e PNRR. I dati, spiega il documento, sono stati rilevati attraverso un questionario compilato dalle scuole tra ottobre 2023 e gennaio 2024. Il questionario è stato strutturato in otto sezioni tematiche: Anagrafica, Connettività, Dispositivi, Didattica e digitalizzazione, Digitalizzazione amministrativa, Collaborazione e partenariati, Formazione, Digitalizzazione e lavoro. Alla rilevazione hanno partecipato 7.769 scuole (quelle statali di tutte le regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano) su un totale di 8.089, pari al 96% degli istituti italiani. Dal report emerge come le tipologie di connessione presenti nelle scuole sono cambiate nel tempo. La fibra ottica tende progressivamente a sostituire l’ADSL. Attualmente, la tipologia di connessione prevalente a livello nazionale è la fibra (47%), mentre l’ADSL è più diffusa negli istituti del primo ciclo (infanzia, primaria e secondaria di primo grado). In media, l’81% delle scuole ritiene la connessione a internet adeguata al carico di lavoro richiesto dalla didattica. Per i servizi amministrativi la percentuale sale al 95%. Mentre nel 64% delle scuole aule e laboratori sono dotati di cablaggio interno in tutti i plessi.

DISPOSITIVI

Del totale dei dispositivi (PC e Tablet) disponibili per la didattica, circa il 60% è stato acquistato dalle scuole del primo ciclo e il 40% da quelle del secondo ciclo. Nella dotazione di dispositivi, di cui le scuole dispongono, sono da includere anche proiettori, lavagne o monitor interattivi. Circa l’80% delle scuole dichiara che in tutte le classi ci sono proiettori, lavagne o monitor interattivi, soltanto nello 0,1% delle scuole questi dispositivi non sono presenti in nessuna classe.

DIDATTICA E DIGITALIZZAZIONE

Almeno il 94% delle scuole dichiara di includere nella propria offerta formativa, formalizzata nel PTOF (Piano triennale dell’offerta formativa), progetti per lo sviluppo delle competenze digitali. A livello nazionale, quasi la metà delle scuole ha adottato il Curricolo digitale all’interno del PTOF, sia nel primo (51%) che nel secondo (40%) ciclo, prevalentemente nelle regioni del Sud e in modo geograficamente non omogeneo. Tra tutte le scuole che non hanno adottato il Curricolo digitale all’interno del PTOF, circa il 30% dichiara di aver sviluppato percorsi di Educazione civica digitale, anche in questo caso con una distribuzione non omogenea sule territorio nazionale. Il 70% delle scuole ha adottato un documento di e-policy, cioè un documento programmatico che descrive l’approccio alle competenze digitali, alla sicurezza online e all’utilizzo delle tecnologie digitali nella didattica, le norme comportamentali e le procedure per l’utilizzo delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione in ambiente scolastico, le misure per la prevenzione e la gestione delle problematiche connesse ad un uso non consapevole delle tecnologie digitali. Inoltre, a livello nazionale, circa il 40% delle scuole dichiara di aver attivato percorsi sull’utilizzo corretto dei canali social anche se ciò avviene in modo non omogeneo sul territorio nazionale

DIGITALIZZAZIONE E INNOVAZIONE METODOLOGICA

La rilevazione ha inteso indagare anche l’evoluzione delle scelte metodologiche e didattiche in linea con le trasformazioni in atto. Il Report ha rilevato il ventaglio di soluzioni didattiche innovative in uso nelle scuole. Le metodologie usate sono 16: Attività di Advocacy, Circle time, Cooperative Learning, Critical thinking, Debate, Didattica attiva integrata al digitale, Inquiry Based Learning, Learning by doing, Percorsi individualizzati, Problem based learning, Role playing, Service Learning, Task Based Learning, Webquest, Work Based Learning e altro. Cooperative Learning, Learning by doing e Didattica attiva integrata al digitale risultano essere le prime tre scelte da parte di tutte le scuole, sia del primo sia del secondo ciclo.

DIGITALIZZAZIONE DELLE BIBLIOTECHE SCOLASTICHE

Il 10% delle scuole del primo ciclo, e il 24% del secondo ciclo, ha inserito la propria biblioteca nel sistema bibliotecario nazionale (SBN), rendendo visibili i propri testi in un catalogo on line. Nel Nord Est l’adesione al sistema SBN è maggiormente diffusa rispetto al resto del Paese, così come nel secondo ciclo rispetto al primo. Fra le scuole che aderiscono al sistema SBN, inoltre, il 79% nel primo ciclo e il 45% nel secondo ciclo rende disponibili testi anche in formato elettronico. Fra queste, nel 14% delle scuole del primo ciclo e nel 20% delle scuole del secondo ciclo, le biblioteche scolastiche mettono a disposizione anche Open Educational Resources (OER), di cui il 9% è auto prodotto dagli studenti e/o dai docenti.

REGISTRO ELETTRONICO E RESPONSABILE DEI SISTEMI INFORMATIVI

Nella quasi totalità delle scuole, il registro elettronico integra sia applicativi amministrativi sia applicativi gestionali. Il 76% delle scuole dichiara di aver individuato un responsabile e/o un sistema per il monitoraggio e la vigilanza dei sistemi informativi (es. accessi, configurazione dei dispositivi, impostazione delle applicazioni utilizzabili, limitazioni nell’accesso ai siti web, etc.) In merito alla digitalizzazione amministrativa, il 90% delle scuole dichiara che risultano digitalizzati interamente o in buona parte i processi di gestione dei pagamenti (es. tasse, contributi delle famiglie, etc.), quelli legati al protocollo informatico e gestione documentale, alla conservazione sostitutiva dei documenti informatici, alla gestione economico-finanziaria e patrimoniale (es. gestione del bilancio, inventario, fatturazione etc.), alla gestione del personale e degli alunni.

COLLABORAZIONE E PARTENARIATI

A livello nazionale, il 15% delle Istituzioni scolastiche ha beneficiato di forme di accompagnamento da parte degli Enti Locali per la realizzazione di attività relative all’innovazione digitale (grafico 23). In media, circa il 23% delle scuole ha attivato almeno un accordo di rete per l’innovazione digitale, l’1% delle scuole ha attivato più di cinque accordi di rete con questa finalità; il restante 70% non ha attivato questa forma di collaborazione. La distribuzione geografica della percentuale di attivazione di reti finalizzate all’innovazione digitale è complessivamente omogenea sul territorio nazionale e tra i due cicli scolastici.

FORMAZIONE

Circa il 50% delle scuole dichiara che fra il 33% e 67% dei docenti ha partecipato, negli ultimi tre anni scolastici, a corsi di formazione sull’uso delle tecnologie digitali e di metodologie didattiche innovative. Il 29% delle scuole del primo ciclo e il 13% delle scuole del secondo ciclo è stata assegnataria dei fondi per la formazione dei docenti sull’insegnamento delle discipline STEAM (Science – Technology – Engineering – Art – Mathematic) con l’utilizzo delle tecnologie digitali. Il 22% delle scuole dichiara che fra il 33% e 67% dei docenti ha partecipato, negli ultimi tre anni scolastici, a corsi di formazione sull’insegnamento delle discipline STEAM con l’utilizzo delle tecnologie digitali. Il 67% delle scuole dichiara che meno della metà dei docenti ha aderito a tali iniziative di formazione. Dalla rilevazione emerge che nel 40% delle scuole del primo ciclo e nel 12% delle scuole del secondo ciclo nessuno dei docenti ha seguito corsi di formazione all’estero sull’uso responsabile del digitale (anche attraverso progettazioni Erasmus + e/o Twinning); nel 24% delle scuole del primo ciclo e nel 18% delle scuole del secondo ciclo, meno del 33% dei docenti ha seguito corsi di formazione all’estero; nessuna scuola, sia del primo sia del secondo ciclo, indica che più del 67% dei docenti ha partecipato a iniziative di formazione all’estero. Le restanti scuole, di entrambi i cicli scolastici, indicano che la percentuale dei docenti che ha partecipato a corsi di formazione all’estero è compresa fra il 33 e il 67%. Il 14% degli intervistati concorda con l’affermazione secondo la quale la maggioranza degli insegnanti del proprio istituto scolastico dispone delle competenze e della confidenza necessarie per un uso efficace delle tecnologie digitali a fini dell’insegnamento e dell’apprendimento; il 61% è parzialmente d’accordo, il 19% è parzialmente in disaccordo, il 6% non è d’accordo.

INNOVAZIONE DIGITALE E LAVORO

La rilevazione ha inteso indagare gli aspetti dell’innovazione digitale anche in relazione alle attività didattiche finalizzate all’orientamento verso il mondo del lavoro. In particolare, sono stati presi in considerazione i dati relativi a: progetti di orientamento alle discipline scientifiche o tecnologiche (STEAM); numero degli studenti coinvolti nei progetti attivati; attività specifiche per avvicinare le ragazze alle discipline scientifiche, alle competenze digitali o alle carriere digitali; numero di scuole che hanno attivato corsi per la formazione delle competenze informatiche; numero di scuole secondarie di secondo grado che, all’interno dei percorsi di PCTO, hanno attivato progetti formativi riguardanti le sviluppo delle competenze digitali. Il 50% delle scuole dichiara di aver attivato progetti di orientamento alle discipline STEAM, con una distribuzione pressoché omogenea sull’intero territorio nazionale e con una ragionevole prevalenza di tali iniziative nel secondo ciclo (grafico27). Nel dettaglio, infatti,2415 scuole del primo ciclo su 5254 (cioè, il 54% delle scuole del primo ciclo), e 1514 scuole del secondo ciclo su 2515 (cioè, il 60% delle scuole del secondo ciclo), hanno attivato progetti per l’orientamento alle discipline STEAM. Il 74% delle scuole ha attivato corsi per la formazione delle competenze informatiche, con poca differenza tra le aree geografiche del territorio nazionale (grafico 28). Il 3% delle scuole del secondo ciclo dichiara di aver attivato progetti formativi riguardanti lo sviluppo delle competenze digitali all’interno dei percorsi di PCTO (percorsi per il potenziamento delle competenze trasversali e l’orientamento)

L’indagine, che sarà pubblicata integralmente sul sito del MIM, è stata coordinata dalla Direzione Generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale del Mim, con il coordinamento di Ezia Palmeri, mentre l’elaborazione dati è di Michele Scalisi. Hanno collaborato alla redazione del report: Natalia Morelli, Nicola Suriano, Laura Vettraino.

About Post Author

Potrebbe anche interessarti