PA e comunicazione digitale: la ricerca che presenta lo stato dell’arte

 PA e comunicazione digitale: la ricerca che presenta lo stato dell’arte

L’Osservatorio Digitale, in collaborazione con PA Social, Fondazione Italia Digitale e Digitalepopolare.it, ha presentato la prima ricerca che prende in considerazione tutti gli Enti Pubblici di un intero Paese per valutarne la presenza digitale, con particolare riferimento alle attività di social media marketing. Questo studio pionieristico offre una panoramica completa dello stato di digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche, rappresentando un punto di riferimento fondamentale per future analisi e interventi nel settore.

A Roma, presso Esperienza Europa – David Sassoli, lo spazio espositivo dedicato all’UE, si è svolto l’evento che ha svelato i risultati dell’indagine sul comparto pubblico italiano, con l’obiettivo di fornire un quadro chiaro e dettagliato sullo stato di digitalizzazione dei vari settori di competenza.  I dati hanno fornito molti elementi di interesse sia per il comparto pubblico che per gli esperti del settore. 

La ricerca, elaborata nel corso di mesi di lavoro, si è basata su una profonda analisi delle attività di digital marketing delle amministrazioni pubbliche, con l’intenzione di consegnare aggregati quantitativi e qualitativi da cui partire per l’elaborazione di piani di sviluppo e buone prassi.

Questa analisi intende quindi essere uno strumento prezioso per guidare le Amministrazioni pubbliche verso un’ottimizzazione delle proprie strategie digitali, contribuendo così alla crescita e all’innovazione nel campo del social media marketing.

La ricerca è fondamentale per conoscere lo stato dell’arte dello sviluppo della comunicazione digitale nel nostro Paese. L’analisi dell’Osservatorio digitale è inedita e molto approfondita, non si basa su classifiche, ma su un approfondimento molto ampio di come oggi enti nazionali e locali utilizzano social e chat per offrire servizi di qualità ai cittadini. Conoscere è fondamentale per mettere in campo novità, sfruttare nuove opportunità e venire incontro alle richieste dei cittadini. PA Social da sempre unisce divulgazione, formazione e ricerca per accompagnare lo sviluppo digitale del settore pubblico italiano”, commenta Francesco Di Costanzo, presidente di PA Social e Fondazione Italia Digitale

I dati raccolti si riferiscono al periodo compreso tra aprile 2023 e marzo 2024. Si tratta di una scelta temporale che garantisce una raccolta di informazioni rappresentative, non influenzate dalla stagionalità delle attività degli enti. 

Nel progetto “Osservatorio Digitale” riveste un ruolo di primo piano l’agenzia di comunicazione Tonidigrigio che ha elaborato e sviluppato gli aspetti identitari, gli asset comunicativi e che si occupa di dare supporto nella promozione dell’attività e di rendere le metriche maggiormente accessibili al pubblico. 

“La ricerca crea una nuova condizione di consapevolezza diffusa, sulla base della quale responsabili delle istituzioni e tecnici del digitale possano trovare rinnovati spazi di confronto e collaborazione.” Massimo Pigliapoco, direttore Tonidigrigio.it.

Il campione analizzato

L’Osservatorio Digitale ha preso in considerazione i seguenti soggetti:

  • 7.897 Comuni
  • 20 Regioni
  • 25 Ministeri
  • 10 Enti ed istituzioni preposte alla sicurezza e alla difesa dello Stato
  • 12 Organi istituzionali
  • 156 Enti della Pubblica Amministrazione

Il metodo

Il processo di identificazione e catalogazione delle attività di social media marketing è stato condotto esaminando e registrando i seguenti elementi: nome dell’account, informazioni, descrizioni, link e contenuti pubblicati. Questo lavoro meticoloso è stato svolto dall’Osservatorio Digitale senza l’ausilio di strumenti automatizzati o di intelligenza artificiale, per garantire un’analisi precisa e specifica. 

Nei casi in cui l’account social non forniva abbastanza informazioni per essere chiaramente associato a un ente specifico, è stato escluso dall’analisi. Alcuni soggetti, infatti, non utilizzano nomi di account direttamente collegabili alla loro denominazione ufficiale, di conseguenza ciò ha reso impossibile analizzarli e includerli nell’analisi.

I dati sono stati raccolti in un arco temporale di un anno, esattamente nel periodo compreso tra aprile 2023 e marzo 2024. Questa scelta temporale è stata fatta al fine di garantire la raccolta di informazioni che siano rappresentative e non influenzate dalla stagionalità di alcune attività. Raccogliere dati per un intero anno permette di ottenere una panoramica completa e dettagliata delle tendenze e dei modelli che caratterizzano il periodo preso in considerazione. Evitando di limitarsi a periodi specifici dell’anno, come ad esempio le stagioni turistiche più intense o le festività, si ottengono dati più oggettivi. Utilizzare un arco temporale così ampio garantisce inoltre una maggiore coerenza e coesione nel processo di analisi dei dati, consentendo una comparazione più accurata tra differenti periodi e contesti. Ciò permette di identificare eventuali trend o cambiamenti nel tempo con maggiore precisione e affidabilità.

Ad ogni soggetto indagato è stato attribuito il Social Index: un indicatore progettato e sviluppato dall’Osservatorio Digitale, per misurare il livello complessivo di performance del soggetto analizzato, prendendo in considerazione le attività di social media marketing oggetto della ricerca. 

Questo indice tiene conto di indicatori chiave di prestazione (KPI) quali la follower base, l’engagement totale, l’engagement medio per post, il numero di contenuti pubblicati, l’account verificato.

La ricerca condotta non è solo la prima mai realizzata sugli enti pubblici in Italia – spiega Sandro Giorgetti, responsabile dell’Osservatorio Digitale – ma si distingue anche per la profondità dell’analisi effettuata. Sono stati rilevati dati sia quantitativi (follower base, numero di contenuti pubblicati) che qualitativi (engagement, condivisioni e commenti medi per post). Sono stati inoltre rilevati kpi come la verifica dell’account, l’uso dell’IA, l’iscrizione alla newsletter, la presenza del podcast, la traduzione in lingua ed altri. Tutti i soggetti analizzati sono stati classificati, assegnando a ciascuno un “Social Index”. Questo indicatore, sviluppato dall’Osservatorio Digitale, – prosegue Giorgetti – serve a misurare il livello complessivo di performance degli enti pubblici sui social media. A partire dal 28 giugno, il Social Index diventerà il parametro di riferimento che attesta il reale valore di un’attività di social media marketing. Questo indicatore è stato progettato per coprire un vuoto importante nel panorama delle metriche digitali, fornendo una valutazione complessiva e accurata delle performance sui social media”.

Link per visualizzare l’intera ricerca

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