G7 Istruzione, le sfide sul futuro e l’innovazione della scuola
Un’occasione di confronto e dialogo finalizzata a rafforzare la cooperazione educativa a livello internazionale. Con questi obiettivi parte oggi (e durerà fino al 29 giugno) a Trieste il G7 dei ministri dell’Istruzione a cui parteciperanno un centinaio tra ministri e delegati da tutto il mondo.
La Riunione è presieduta dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Il G7 parte da una visione che vede la scuola “al centro della crescita e dello sviluppo comune”, e si concentra sulla necessità di “rafforzare la cooperazione per innovare i sistemi di istruzione, affinché sia possibile far acquisire alle giovani generazioni le competenze adeguate per i mercati del lavoro futuri e, più in generale, per sostenere lo sviluppo economico e sociale delle nazioni del G7”. Ciò significa innanzitutto valorizzare i talenti, sottolineano i promotori, ponendo attenzione ai bisogni specifici di ciascuno studente, nessuno escluso, compresi quelli con disabilità.
Oltre ai ministri dell’Istruzione dei Paesi G7, alla commissaria europea all’Istruzione, ai vertici dell’Unione Africana, ai rappresentanti delle principali Organizzazioni internazionali competenti in materia (OCSE, UNESCO, UNICEF), a Global Partnership for Education, interverranno il ministro dell’Istruzione ucraino e il ministro dell’Istruzione del Brasile, attuale Presidenza del G20. Sono 17 i capi delegazione, per un totale di oltre 100 partecipanti. Un appuntamento che “evidenzia l’impegno dell’Italia a livello multilaterale e costituisce un passo importante per il rafforzamento della cooperazione nel settore dell’istruzione, non solo tra i Paesi del G7 ma anche con gli altri Paesi, a partire dai Paesi Africani”, spiegano i promotori.
L’agenda dei lavori è centrata sulle due priorità della Presidenza italiana. La prima Sessione riguarda la “Valorizzazione dei talenti di ciascuno”, ed è volta ad approfondire le iniziative nazionali ed internazionali e a individuare le possibili soluzioni politiche per promuovere le competenze fondamentali e sostenere tutti gli studenti nel raggiungimento del loro pieno potenziale, anche attraverso approcci di maggiore personalizzazione degli apprendimenti. Ciò con l’intento di combattere l’abbandono precoce dei percorsi di istruzione.
La Seconda Sessione è dedicata alla priorità di sostenere un’istruzione innovativa, in grado di ridurre il gap tra domanda e offerta delle competenze nel mercato del lavoro, sostenendo l’acquisizione di una vasta gamma di conoscenze e abilità, comprese quelle necessarie per affrontare le transizioni verde e digitale. Tale sessione costituirà anche l’occasione per discutere sulla cooperazione educativa a livello internazionale, compresa la cooperazione con i Paesi dell’Africa, sostenendo la costituzione di partneriati più forti tra istituti di istruzione (compresi gli istituti di istruzione tecnica e professionale e gli ITS) e il settore privato, per favorire gli scambi di studenti e personale docente, la mobilità educativa e occupazionale di giovani con competenze specialistiche.
La riunione non sarà un G7 di mere dichiarazioni di principio, ha dichiarato il ministro Valditara, ma dovrà fornire anche soluzioni politiche concrete per sostenere il miglioramento dei sistemi scolastici, che saranno raccolte in un Rapporto conclusivo e in una Dichiarazione finale, che i Ministri adotteranno il 29 giugno. Le principali sfide da affrontare sono due: talenti e competenze. Alla Riunione del G7 si affiancherà, fino al 30 giugno a Lignano Sabbiadoro, l’evento promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito “YoungG7 for education”, che si presenta come “un’iniziativa innovativa, didattica e formativa dedicata interamente ai giovani” attraverso laboratori di arte, musica, food, sport, e tecnologia. Al termine dei lavori i partecipanti consegneranno al ministro il risultato dei loro lavori e le loro proposte per il G7 Istruzione. Si parte ufficialmente il 27 giugno alle 21 con l’evento di apertura del #Young7 for Education: partecipano il ministro Giuseppe Valditara, il sottosegretario Paola Frassinetti e il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.