Maturità 2024: tra tradizione e innovazione, il digitale a passo d’uomo
L’esame di maturità 2024 si avvicina, portando con sé un mix di novità e conferme rispetto all’edizione precedente. Tra le conferme spicca il divieto assoluto di utilizzare dispositivi elettronici durante le prove scritte, pena l’esclusione immediata dall’esame.
Vietato smartphone, sì al PC per l’orale
Niente cellulari, smartphone, smartwatch o altri dispositivi durante le prove di italiano, latino, matematica e lingua straniera. La tecnologia rimane invece ammessa durante la prova orale, dove gli studenti potranno presentare l’elaborato multimediale, introdotto lo scorso anno, come elemento integrante del colloquio.
Intelligenza artificiale al servizio della preparazione
Se da un lato l’utilizzo di strumenti digitali durante le prove è limitato, dall’altro l’intelligenza artificiale si fa strada nella preparazione degli studenti. Diverse iniziative, come il progetto sperimentale condotto in un liceo romano (MaturAI, all’Istituto Giovanni Paolo II di Roma), dimostrano come l’IA possa supportare i maturandi nell’esercizio delle prove orali, simulando il colloquio con un avatar virtuale che impersona un commissario.
Un esame che guarda al futuro
L’edizione 2024 della maturità si presenta come un ponte tra tradizione e innovazione. Da un lato, si riconferma l’importanza della valutazione delle competenze di base acquisite durante il quinquennio, dall’altro si apre timidamente alla sperimentazione di nuove modalità di interazione didattica, che potrebbero avere un ruolo più importante nel futuro.
Cosa cambia per i maturandi
In concreto, per i maturandi del 2024 significa:
- Niente tecnologia durante le prove scritte: massima concentrazione su carta e penna per le prime due prove.
- Elaborato multimediale per l’orale: un’occasione per valorizzare le proprie capacità digitali e creative.
- Possibilità di prepararsi con l’IA: un nuovo strumento per allenarsi al colloquio orale e ridurre l’ansia.
L’esame di maturità 2024 si preannuncia come un’edizione ricca di spunti di riflessione sul ruolo del digitale nella scuola italiana. Se da un lato persistono delle perplessità sull’utilizzo di dispositivi elettronici durante le prove scritte, dall’altro si intravede una crescente attenzione all’innovazione didattica, che potrebbe portare a un cambiamento significativo nel modo di insegnare e apprendere in futuro.