Le sfide della conoscenza: i 70 anni di AIART tra radio, multimedialità e intelligenza artificiale
Intelligenza artificiale, giornalismo, media, social e futuro dell’istruzione. Due giorni di interventi e dibattiti a Roma, nel Centro congressi Bonus Pastor per celebrare i 70 anni di AIART – Associazione cittadini mediali, fondata nel 1953 e con sede nazionale in uno dei poli comunicativi della Conferenza Episcopale Italiana. “Comunicare 70 volte 7” il titolo dell’evento che ha rappresentato un vero e proprio viaggio mediale, con il racconto di come i media si siano evoluti dalla radiofonia all’intelligenza artificiale. I partecipanti hanno avuto anche la possibilità di visitare gli studi e le redazioni di Radio Vaticana, dell’Osservatore Romano e di Vatican News.
La due giorni è stata aperta dai saluti iniziali e dall’introduzione del presidente di AIART, Giovanni Baggio: “Un appuntamento – ha detto – che ha voluto proporre riflessioni sulla meravigliosa storia della comunicazione degli ultimi 70 anni e insieme cogliere le criticità e le sfide educative”. Tra i relatori dell’evento: Mons. Dario Edoardo Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze; Boris Jokic, direttore dell’Istituto di ricerche sociali di Zagabria; Massimiliano Menichetti, responsabile della testata Radio Vaticana – Vatican News; Giacomo Buoncompagni, esperto di intelligenza artificiale.
Al centro dei vari interventi, sono emerse anche le prossime sfide del mondo dell’istruzione, come quella di conciliare rapporti umani e nuove tecnologie. La maggior parte dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni trascorre più di tre ore al giorno sul cellulare, è stato detto, eppure molti denunciano effetti negativi sulla loro salute fisica e mentale, sulla qualità del tempo libero e sull’apprendimento. Così come si è riflettuto anche sul concetto di informazione e conoscenza. L’uso dei device digitali, infatti, ci dà l’illusione della conoscenza, mentre si tratta “solo di accesso alla conoscenza”, e “avere accesso alla conoscenza non vuol dire averla necessariamente acquisita, tale conoscenza”.