Crisi retail: strategie locali per competere nel mercato globale
I dati forniti dall’ISTAT svelano una sfida emergente nel settore del retail italiano. A settembre 2023 si è registrato un calo congiunturale dello 0,3% in valore e dello 0,6% in volume per le vendite al dettaglio. Un decremento che si riflette sia nei beni alimentari che non alimentari, con particolare evidenza nel calo tendenziale dei beni non alimentari, che segna un -1,8% in valore e un -5,2% in volume. Tuttavia, nel medesimo periodo, si è verificato un incremento tendenziale dell’1,3% in valore complessivo delle vendite al dettaglio, nonostante un marcato calo in volume del 4,4%.
La grande distribuzione e le vendite online mantengono invece una crescita positiva.
In questo scenario, i piccoli negozi di quartiere affrontano una crisi senza precedenti, con una previsione di chiusura di 24.000 esercizi entro la fine dell’anno, di cui 11.800 solo nei primi sei mesi, secondo Confesercenti. Le cause sono principalmente due: il rincaro di affitti e bollette e la concorrenza del boom del commercio elettronico.
In risposta a questi cambiamenti radicali, emerge l’approccio innovativo di WaveMarketing, società di consulenza il cui core business sono le pmi locali, considerate un punto di riferimento del tessuto sociale ed economico cittadino ma che, oggi, sono a rischio estinzione.
I founder di WaveMarketing, Federico Faloci e Danilo Dicorato, con una squadra di 40 collaboratori under 30, hanno supportato oltre 750 attività locali in più di 50 settori. L’approccio della società privilegia la qualità delle relazioni e l’efficacia misurabile delle strategie di marketing rispetto a vanity metrics e ROI a breve termine.
“Il passaggio da una pmi analogica ad una realtà digitale e al passo con i tempi – spiega Faloci – deve avvenire con una logica diversa da quella delle grandi aziende. Ad un negozio di vicinato, infatti, la visibilità sui social network può essere utile per fare conoscere l’attività sul territorio, ma questa notorietà difficilmente si trasformerà in un’acquisizione di nuovi clienti. Un like su FB o l’elevato numero di follower su IG purtroppo non hanno nulla a che vedere con un aumento di vendite, fatturato e margini”.
Il Protocollo ClientiElite™ di WaveMarketing propone una trasformazione digitale su misura per le piccole e medie imprese, incentrata su strumenti e competenze specifiche per generare clienti ad alto valore di spesa in modo costante e quantificabile.
Per far fronte ai grandi cambiamenti del contesto socioeconomico odierno, i titolari di queste attività locali hanno bisogno di adottare un approccio fuori dal coro, che sia in grado di valorizzare la loro unicità, senza rincorrere la visibilità a tutti i costi, con campagne pubblicitarie costose, tipiche delle realtà più strutturate e già affermate.
“Non crediamo nell’utilità di corsi di formazione pre-confezionati che non tengono conto delle peculiari necessità dei singoli territori italiani in cui opera la pmi. Al contrario, affianchiamo gli imprenditori, rimettiamo mano al loro progetto di business, per trovare nuova linfa vitale, di crescita, e li aiutiamo a recuperare l’entusiasmo sopito. Un’attività geolocalizzata non può sperperare denaro per ottenere risultati nel lungo periodo. Ha piuttosto bisogno di disporre e imparare a usare al meglio strumenti, tecniche e abilità che hanno già funzionato nel suo specifico settore e hanno permesso di generare clienti alto-spendenti in modo costante e misurabile” conclude Faloci di WaveMarketing.