Il popolo del digitale, un mondo di innovatori
Il popolo che lavora, studia, si confronta, dibatte, si informa, gioca, si innamora nel grafo della rete si è incontrato analogicamente a Torino in occasione del Festival Digitale Popolare, per rilanciare nuovamente, potenziando i contenuti del ricco programma dell’evento, il confronto nel luogo comune ed universale della websfera. Ci sono anche io.
Rappresentanti delle istituzioni, Vip del mondo dello spettacolo, della cultura, dell’educazione, campioni dello sport, tecnici dell’informazione, giuristi, professori e opinionisti dell’Intelligenza Artificiale, molto lontana dall’artificiale intelligenza che al Festival non ha messo piede, non si sono presentati quali influencer nelle rispettive competenze, ma quali appartenenti, come tutti, al Popolo della rete.
L’appuntamento organizzato dalla Fondazione Italia Digitale non è una Babele di contenuti e temi disorganici, frammentati e superficiali, ma rappresenta un luogo di convergenza di esperienze, contenuti e provocazioni messi a fattore comune per diventare conoscenza, alimentare curiosità, aprire gli occhi verso il domani nella logica dell’Open, la vera Anima della rete.
Tra i termini più sentiti al Festival, oltre alle variegate declinazione di “Social”, ad essere protagoniste sono state le regine “Digitalizzazione” e “Innovazione”. Ma che cosa è l’innovazione?. Personalmente credo che sia un errore andato a buon fine, un atto di ribellione (rispetto alla normalità dei processi) portato avanti da chi se ne è assunto la responsabilità, riuscendo ad aprire nuovi orizzonti, indicare la strade per nuove esplorazioni nell’ottica del miglioramento della qualità della vita in termini generali.
Con questo non voglio affermare che il Festival è il luogo di incontro di disobbedienti, ma di coloro che hanno voluto approfondire i processi, entrare nelle logiche degli algoritmi, assumersi la responsabilità di sperimentare e di fare degli “errori” che hanno prodotto innovazione per una comune crescita sociale, culturale ed economica.
Rientrerò da questa esperienza con molti spunti di riflessione e la curiosità di voler continuare a conoscere.
Vittorio Sgueglia della Marra – Direttore Informazione Istituzionale e Open Government del Comune di Trieste