A Urbino ritorna il Festival del giornalismo culturale dal 6 all’8 ottobre 2023
Festival del giornalismo culturale
11ma edizione
Palazzo Ducale
Urbino
Dal 6 all’8 ottobre 2023
«Leggere un libro è stata l’azione che per secoli ha definito la trasmissione del sapere. Hegel sosteneva che la lettura del giornale era la preghiera mattutina dell’uomo moderno»
Questo l’incipit della home page del Festival del giornalismo culturale che si terrà al Palazzo Ducale di Urbino dal 6 all’8 ottobre ormai giunto alla sua 11ma edizione che ha scelto come tema il futuro del giornalismo culturale nell’era degli schermi.
Giornalisti, scrittori e studiosi si alterneranno nei tre giorni dell’evento per delineare le dinamiche che hanno portato l’informazione dal cartaceo al digitale e ora dalla forma scritta a quella video e audio con l’avanzare della piattaforma social TikTok e la sempre più massiccia presenza di podcast e audiolibri.
Tre giorni durante i quali si tenterà di rispondere ad alcune domande rilevanti per delineare come l’opinione pubblica si informa e come venga costruito il proprio spirito critico: «dove e come leggiamo le notizie culturali? Cosa cambia se non si legge più su carta ma su schermo? Quanto tempo si passa su video informativi e cosa si deposita rispetto alla lettura tradizionale? Dove e come si informano i giovani e con quali conseguenze per la loro formazione? Cosa leggono e su quali supporti i giornalisti, i mediatori, cioè coloro che fanno informazione e in particolare informazione culturale?»
Interessanti le anticipazioni nel corso della rassegna Off del Festival tenutosi il 23 a Porto Sant’Elpidio dove la scrittrice, critica letteraria e book influencer Giulia Ciarapica ha riportato la sua personale esperienza, pubblicata su Facebook, sottolineando come « i social media, in particolare TikTok, abbiano rivoluzionato il modo in cui i giovani interagiscono con i contenuti letterari. Mentre una volta i bookblogger dominavano la scena online, oggi i booktoker e i bookstagrammer sono al centro dell’attenzione. Nonostante la brevità dei video su TikTok, la book influencer ha evidenziato il potere di questi contenuti, citando un suo video sulla scapigliatura che ha raggiunto oltre 50 mila visualizzazioni e che ha aiutato molti studenti nei loro studi.»
Sempre sulle pagine Facebook si legge anche l’intervento della direttrice del festival Lella Mazzoli che ha evidenziato il paradosso secondo il quale «sebbene molti italiani siano convinti di saper riconoscere le fake news, persino i più esperti giornalisti cacciatori di notizie false trovano sfidante distinguere tra ciò che è falso e ciò che è vero.»
Il programma del Festival si annuncia come un evento importante per giornalisti e comunicatori perché intercettare gli utenti e rendere l’informazione accessibile a tutti non solo è sacrosanto ma anche fondante per la creazione di una società sempre più libera e sana.
Non è più sufficiente scrivere ma diventa necessario saper comunicare e per farlo, fermo restando la regola basilare del giornalismo che richiede la veridicità della notizia, ora diventa indispensabile conoscere e utilizzare i mezzi attraverso i quali l’utente intercetta l’informazione.
Che sia un giornale cartaceo o digitale, che avvenga attraverso le immagini o l’audio, è necessario adeguarsi al repentino cambiamento delle nuove generazioni e all’evolversi della tecnologia ricordando come l’informazione e la comunicazione, siano l’unico reale strumento in grado di costruire uno spirito libero e indipendente per ciascun cittadino.
Programma Festival del Giornalismo Culturale
https://www.facebook.com/festivalgiornalismoculturale #fgcult23 #festivalOFF