La sicurezza informatica non va in vacanza: ecco i 5 consigli per impostare un vero OOO – Out Of Office
Le vacanze estive sono arrivate, per qualcuno è già tempo di relax..ma non troppo. Il cybercrime infatti non conosce stagioni, ed il rischio di essere colpiti è sempre dietro l’angolo.
Come rilevato recentemente dall’ultimo rapporto Clusit, il “software malevolo” la fa da padrone e rappresenta il 37% degli attacchi globali.
Giornalmente avvengono una grande quantità di conversazioni, scambi di messaggi, videoconferenze ed e-mail all’interno delle aziende. Questo immenso traffico dati avviene attraverso le più variegate tipologie di dispositivo, che rischiano di esporre gli utenti ad attacchi informatici. A maggior ragione durante l’estate, dove la soglia di attenzione rischia di abbassarsi.
Ad essere preoccupante è anche la scarsa preparazione delle aziende in fatto di cybersecurity, a volte sminuita o sottovalutata. Che fare quindi per invertire questa tendenza?
Ecco allora 5 semplici consigli, utili alle aziende prima di impostare il tanto agognato out of office. Li elenca Roberto Di Palma, CEO di DPWAY, azienda di consulenza IT attiva nel campo della sicurezza informatica e dell’innovazione:
- Lasciare colleghi consapevoli: fare in modo che sappiano gestire password, dati da remoto e siano in grado di riconoscere un potenziale pericolo esterno all’organizzazione.
- Incentivare la condivisione: le indicazioni vanno condivise e aggiornate, comunicando eventuali variazioni.
- Importanza delle valutazioni: le valutazioni della sicurezza vanno fatte con periodicità, perché sono essenziali per scoprire punti deboli e nuove vulnerabilità
- Affidarsi a professionisti capaci e aggiornati e non ad esperti improvvisati
- Non dimenticare di predisporre un vademecum in caso di violazione
“Il periodo estivo risulta sicuramente uno dei momenti in cui è più facile abbassare la guardia nei confronti della sicurezza informatica. La testa è già altrove, ma bastano davvero poche semplici regole per andare in vacanza in totale sicurezza. E non trovare spiacevoli sorprese al nostro rientro in ufficio”, spiega Roberto Di Palma, CEO di DPWAY.