Come utilizzare Chat GPT per comunicare la PA: esempi pratici
Chat GPT sarà sempre più presente nell’immediato futuro, ma come possiamo sfruttarlo per comunicare la PA?
Abbiamo iniziato l’anno parlando di Chat GPT e intelligenza artificiale e ora che non ne possiamo più dell’argomento è il momento di chiedersi davvero come utilizzarlo nel concreto. Perché le potenzialità sono tante, ma come tutti i trend si rischia sempre di farne un utilizzo parziale senza sfruttare al meglio tutte le possibili funzionalità.
La premessa da fare è sicuramente quella di uno strumento in continua evoluzione, che al momento della stesura di questo articolo starà sicuramente sviluppando altre caratteristiche e funzionalità, essendo basato su un sistema di intelligenza artificiale che utilizza tecniche di apprendimento automatico attraverso l’analisi di enormi quantità di dati.
Quali dati? Quelli presi da libri, articoli di giornale, pagine web e feedback degli utenti stessi che utilizzano Chat GPT. L’addestramento dello strumento è, infatti, avvenuto in una prima fase attraverso pagine come Wikipedia, il dataset Common Crawl, per poi proseguire con l’apprendimento tramite prompt (ovvero le richieste degli utenti).
Più il prompt (la richiesta) è specifico, più Chat GPT riuscirà a fornire una risposta precisa e dettagliata. Che nella maggior parte dei casi si basa su fonti web, senza l’inserimento di opinioni. A tal proposito, è proprio Chat GPT a specificare: “È importante notare che, come modello di linguaggio, non ho un’opinione o una visione del mondo, ma cerco semplicemente di rispondere alle domande che mi vengono poste sulla base delle informazioni e delle conoscenze che ho acquisito durante il mio addestramento“.
Prompt, richieste e Chat GPT nella PA
Se Chat GPT apprende ad ogni nuova richiesta, quali sono le richieste che possiamo rivolgergli? Vediamone alcune specifiche che si possono sfruttare per comunicare la pubblica amministrazione:
- Scrivere un thread di Twitter su un tema
- Suggerirci alcune domande per realizzare un’intervista
- Darci delle idee per slogan, nomi di eventi, ecc.
- Suggerirci esperti di settore per un convegno o un podcast
E ora proviamo a vedere nelle pratica come reagisce Chat GPT ad una richiesta specifica: “Come comunichiamo ai cittadini un servizio come lo SPID?“. Ecco la risposta:
Andiamo più nello specifico fornendo a Chat GPT un po’ di contesto, un tono di voce, un obiettivo: siamo un comune che vuole comunicare ai cittadini il nuovo servizio SPID, attraverso esempi pratici, vantaggi e svantaggi. Il tutto utilizzando un tono semplice.
Indicare a Chat GPT dei dettagli aggiuntivi è fondamentale per ottenere una risposta precisa e per aiutare lo strumento stesso a capire quale obiettivo vogliamo raggiungere con la nostra richiesta.
E ora, avanziamo di un livello chiedendo a Chat GPT di trasformare il testo in un carosello Instagram. Qui l’AI vacilla, ma per avere un’idea di struttura non è per niente male.
Un ultimo prompt che potremmo provare è la trasformazione del testo in un comunicato stampa. Qui è possibile notare tutta la capacità di Chat GPT di adattare il tono e lo stile in base al format richiesto. Una vera svolta, se pensiamo di essere davanti ad un’AI solo alle prime armi.
Come sfruttare al meglio le potenzialità?
Sicuramente non limitandoci ad un mero copia e incolla dei risultati, di cui sul tema ha anche fornito una prima spiegazione dei termini di servizio e l’informativa privacy Ernesto Belisario, esperto di diritto amministrativo e delle tecnologie.
Ma utilizzando Chat GPT per prendere spunti utili, studiare l’AI e rimanere al passo con gli sviluppi di questa tecnologia che sarà sempre più protagonista nell’immediato futuro.
E tu hai già iniziato ad utilizzare Chat GPT?