A Firenze torna il Festival dei Popoli con focus su clima, ambiente e social
Cento documentari in programma, grandi registi, con cinema e social visti dalle nuove generazioni e focus su clima e ambiente. È in corso a Firenze (fino al 13 novembre) il 63° Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario in programma nei cinema La Compagnia, Stensen, Spazio Alfieri e Institut Français e in altri luoghi della città.
La manifestazione (presieduta da Vittorio Iervese, per la direzione artistica di Alessandro Stellino e quella organizzativa di Claudia Maci) presenta il meglio del cinema documentario mondiale con ospiti nazionali e internazionali. La 63ma edizione è realizzata con il contributo di Europa Creativa Media, MiC – Direzione Generale Cinema, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione Sistema Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Fondazione CR Firenze e Publiacqua.
Il festival è stato inaugurato lo scorso 5 novembre dalla prima nazionale di Everything Will Change di Marten Persiel, il documentario prodotto dalla Wim Wenders Grant of Film e distribuito in Italia da Cloud 9, protagonista anche del manifesto dell’edizione 2022 del festival, dedicato al futuro dell’ambiente.
Il programma propone 100 documentari divisi in varie sezioni. Oltre alle opere del Concorso Internazionale (18 inediti in Italia) e il Concorso Italiano (7 inediti nazionali di giovani talenti del nostro Paese), il festival presenta poi, come di consueto, una selezione proveniente dall’archivio storico del festival.
In questa edizione, spiegano gli organizzatori, sarà centrale la sezione Habitat, realizzata con il contributo di Publiacqua e con la collaborazione di Fondazione Finanza Etica, sui temi del vivere contemporaneo in relazione all’ecosistema, all’emergenza climatica, all’evoluzione tecnologica e alle trasformazioni in atto in ambito geopolitico – che si compone in totale di nove titoli.
Tra la ricca programmazione del festival, segnialiamo anche la sezione “Let The Music Play”, con i documentari spettacolari a tema musicale. Da sottolineare “Nothing Compares” di Kathryn Ferguson (9/11) che rivisita la parabola artistica della cantautrice irlandese Sinead O’Connor. E la categoria “Popoli for Kids and Teens”, con una selezione di documentari rivolti ai più giovani coinvolti nella giuria del Young Jury Day, composta da ragazzi tra i 14 e i 17 anni per eleggere il miglior documentario.