Innovazione digitale nella PA: parte la formazione per 325 mila dipendenti
Oltre duemila amministrazioni aderenti e più di 325 mila dipendenti pubblici in procinto di partecipare ai primi corsi del progetto “Riformare la Pa”. Ha preso il via il maxi piano di formazione della Pubblica amministrazione che si servirà della piattaforma Syllabus. Agli iscritti sarà chiesto un test iniziale di autovalutazione delle proprie competenze informatiche per poi scegliere i percorsi formativi più idonei messi a disposizione, gratuitamente, da player come Time e Microsoft. Obiettivo: innovare la Pubblica Amministrazione aumentando le competenze digitali del personale.
La notizia emerge dalla prima newsletter «PArliamo» inviata a tutti i dipendenti della Pubblica amministrazione dal Dipartimento della Funzione pubblica.
La formazione sarà “un elemento centrale dei percorsi di carriera”, spiegano dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e andrà ad arricchire il fascicolo personale del dipendente pubblico. La Pa può contare su un “capitale umano” di 3,2 milioni di lavoratori. Con l’Anagrafe dei dipendenti pubblici è stato anche avviato un censimento permanente che si avvarrà della base dati del personale della Pubblica amministrazione istituita presso il ministero dell’Economia. L’Anagrafe, ricorda ancora il Dipartimento della Funzione pubblica, sarà propedeutica alla realizzazione del fascicolo elettronico del dipendente, uno dei progetti previsti dal Pnrr entro il 2026. Il fascicolo conterrà tutte le informazioni del dipendente, dalla formazione alla mobilità, e sarà uno degli strumenti utilizzati nelle valutazioni per gli avanzamenti di carriera. Tra le novità per la Pa segnalate nel primo numero della newsletter “PArliamo”, anche il progetto “PA 110 e lode” con 33 i protocolli firmati con altrettante università per permettere ai dipendenti pubblici di iscriversi ai corsi di laurea, ai master e alle specializzazioni a condizioni agevolate. Mentre altri 40 protocolli sono in corso di finalizzazione. È stata lanciata anche una consultazione pubblica che sarà aperta fino al 18 maggio sulla piattaforma “ParteciPA” per raccogliere segnalazioni e suggerimenti da parte di cittadini, imprese, associazioni e anche dagli stessi dipendenti pubblici per la semplificazione di 600 procedure amministrative, previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. E nell’ottica di un Pa più trasparente e più vicina ai cittadini è stato attivato anche il progetto “la PA ci mette la faccia” con il quale si potrà esprimere un gradimento per i servizi offerti attraverso un apposito banner. La funzionalità è testata al momento su 20 amministrazioni campione. Ai cittadini sarà data anche la possibilità di offrire suggerimenti che poi saranno raccolti, elaborati e tradotti in report e resi disponibili in formato aperto sul portale Linea Amica.