Stop al bullismo e al cyberbullismo
Il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo ogni giorno sta assumendo dimensioni sempre più rilevanti e una diffusione preoccupante, come si apprende ormai quotidianamente anche dai mezzi di informazione.
In quest’ottica il prossimo 16 febbraio, dalle 10 alle 13, si terrà l’incontro on line “Stop al bullismo e al cyberbullismo” (per partecipare è necessario registrarsi all’indirizzo cyberbullismo2022.eventbrite.it).
L’evento, organizzato da CSI Piemonte e Associazione Bullismo, No Grazie e promosso dalla Regione Piemonte, vuole fornire una visione e un inquadramento di questo fenomeno sociale, con suggerimenti pratici per i ragazzi, gli adulti e il personale delle istituzioni e delle scuole di ogni ordine e grado, per essere informati, preparati e intraprendere le azioni necessarie per prevenire e combattere il bullismo e il cyberbullismo.
Durante la mattinata sarà anche presentato da Marina Mancini coordinatrice PA social Sicilia e segretario nazionale Gus Gruppo Uffici stampa di Fnsi il progetto “SocializziAmo” per un uso sicuro e consapevole dei social da parte dei minori.
In occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo del 7 febbraio, inoltre, il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato all’unanimità due atti di indirizzo sul tema.
Il documento approvato chiede di “realizzare i centri specializzati nella cura dei disturbi derivanti dal bullismo e dal cyberbullismo, intesi come percorsi di presa in carico specifici da realizzare all’interno della aziende sanitarie o aziende ospedaliere regionali; rendere strutturale, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, il progetto del patentino regionale per l’uso consapevole dello smartphone; promuovere il progetto del patentino per l’uso consapevole dello smartphone presso la Conferenza Stato-Regioni affinché si elabori un progetto su scala nazionale; aumentare i fondi dedicati alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo nel prossimo bilancio regionale.
“Come politici, professionisti, genitori, non dobbiamo voltare le spalle al fenomeno, il bullismo è studiato fin dagli anni ’90. Ma il cyberbullismo, figlio della società tecnologica, è un attacco più vigliacco perché non avviene faccia a faccia, è fluido perché si adatta alle dinamiche che cambiano nel tempo. I nostri figli sono i primi a crescere in una società iperconnessa, l’88% dei ragazzi dichiara di aver subito diverse vessazioni. La legge è stata un’ottima intuizione”: così il consigliere Alessandro Stecco ha introdotto l’ordine del giorno “Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo – prevenzione e contrasto al fenomeno”.