Zwap: la startup che rivoluziona il networking professionale

 Zwap: la startup che rivoluziona il networking professionale

Sulla base dei propri interessi, obiettivi e ambizioni, la piattaforma organizza videocall con persone affini, permettendo di generare connessioni autentiche e di valore

La startup ha appena chiuso un round pre-seed da € 200.000 per accelerare la crescita della piattaforma. 

‘Human networking made simple’, vale a dire semplificazione della creazione di una rete umana e professionale. E’ questo l’obiettivo di Zwap, la startup tutta italiana che nasce con l’obiettivo di rivoluzionare il paradigma del classico social network e aiutare i professionisti a mettersi in contatto tra loro per condividere progetti, crearne di nuovi o semplicemente per uno scambio di idee.

Si tratta, infatti, della prima piattaforma professionale dove persone con interessi e obiettivi di business affini possono incontrarsi in meeting one-to-one settimanali, allargando così la propria rete di conoscenze e creando piccole community ristrette e verticali, in grado di generare connessioni realmente autentiche e di valore all’interno di un ecosistema rappresentativo per ogni utente

Una vera e propria sfida nei confronti dei tradizionali social network quella di Federico Pedron, Luigi Adornetto e Luca Tamborino Frisari, i 3 founders under 30 di Zwap.

Come spesso accade, Zwap nasce da esigenze e situazioni personali. Durante il primo lockdown io, Luca e Luigi abbiamo sentito la necessità di voler accelerare la crescita professionale e aumentare i punti di contatto con l’ecosistema professionale di nostro interesse – spiega Federico Pedron, co-founder e CEO di Zwap -. Quando abbiamo provato a farlo tramite le piattaforme esistenti, ci siamo subito resi conto che era molto difficile entrare in contatto diretto con persone di nostro interesse. Infatti, il tasso di risposta su Linkedin è molto basso, i messaggi a nuove persone vengono visti come tentativi di vendita e la piattaforma non ci mostra chi realmente potremmo essere interessati a conoscere. E’ così che abbiamo pensato a Zwap: di fatto abbiamo voluto costruire la piattaforma che avremmo voluto avere fin dagli albori delle nostre carriere. L’intelligenza artificiale ci permette di proporre incontri sempre più in linea con gli interessi e le ambizioni dei partecipanti”. 

A dimostrazione della validità e delle potenzialità del progetto, Zwap ha appena chiuso un round pre-seed da € 200.000 da business angels italiani – tra cui Gabriele Borga, CEO & Founder di Exelero e Founder di Jobtome e Francesco Giberti, CEO & Co-Founder di Babaco Market – che permetteranno alla startup di sviluppare il prodotto e accelerare la crescita della piattaforma. 

Zwap: la startup

Come funziona Zwap?

Una ricerca della Harvard Business Review conferma che quando il networking si basa su interessi condivisi risulta più autentico ed efficace. Ecco allora che Zwap fa leva su uno dei principali punti deboli dei social network più comuni: la mancanza di interazione “reale” tra i vari utenti. Iscrivendosi – gratuitamente – a Zwap, infatti, si potrà creare un profilo in cui raccontare i propri interessi, il proprio background professionale e quali opportunità si è disponibili a ricevere. Sulla base di questi dati, l’AI di Zwap organizza videocall settimanali di mezz’ora con il proprio match, utenti affini al proprio profilo, permettendo così di costruire un network professionale reale ed efficace. Non solo. Un utente può anche inviare una ‘Super Intro’ direttamente a un altro Zwapper che ritiene interessante per il proprio business: se questo accetta l’invito, ci pensa poi Zwap a organizzare il video meeting tra le due persone interessate.

Su Zwap la dimensione professionale è inscindibile da quella personale: per questo, il meccanismo di matchmaking della piattaforma va oltre il settore lavorativo, ma si basa sull’affinità di interessi, ambizioni professionali o nuove idee da realizzare, così da mettere in contatto anche persone che svolgono professioni diverse o lavorano in altri settori. Un modo per creare network reali e virtuosi, utile sia al manager in cerca di nuovi spunti professionali ma anche allo startupper alla ricerca di investitori o semplicemente al freelance che sente l’esigenza di un confronto con un collega. 

La scelta stessa del nome, Zwap, nasce dall’idea di scambio continuo di conoscenza e punti di vista. Uno scambio che deve essere di reciproco valore per le parti che entrano in contatto e che poi sfoci in opportunità professionali e di crescita personale – spiega Luca Tamborino Frisari – Zwap vuole diventare l’alternativa sana ed autentica che rimette al centro le connessioni umane e facilita la nascita di nuove relazioni fra persone interessanti”. 

Chi sono gli utenti di Zwap?

Ad oggi gli zwappers sono circa 7.000 in Italiadistribuiti in più di 400 città italiane ed internazionali: Milano, Roma e Torino sono le città più rappresentate, Londra e Berlino le capitali europee che già amano Zwap. L’età degli iscritti varia dai 25 ai 45 anni con un background professionale di 2/3 anni medi. Le professioni maggiormente rappresentate sono quelle digitali: da chief marketing officers a startup founders e CEOs , da giornalisti ad appassionati di prodotto, design e marketing. 

Gli obiettivi di Zwap

L’obiettivo principale di Zwap è quello di costruire un team e un’azienda che renda sempre più accessibile ed efficace lo scambio di idee e acceleri l’accesso a nuove opportunità professionali.

Per il 2022 ci siamo posti l’obiettivo di superare il milione di minuti spesi a fare networking e creare un prodotto in grado di costruire una community globale di professionisti che credono nel capitale umano come elemento chiave per la propria crescita. Entro la fine di quest’anno vogliamo consolidare la nostra presenza in Italia ed espanderci in altri Paesi, come Germania, Francia e Spagna per diventare la piattaforma leader per il networking professionale in Europa”, spiega Federico Pedron.

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