Quali sono le aziende percepite come più sostenibili sul web? Ce lo dice l’ESG Perception Index
L’analisi dell’ESG Perception Index, elaborata dall’osservatorio di Reputation Science, rivela quali sono le 200 aziende percepite come più sostenibili sul web
Essere sostenibili, mettere in atto azioni che siano in linea con i 17 obiettivi della sostenibilità definiti dall’ONU fa ormai parte delle strategie delle aziende.
I 17 SDG (Sustainable Development Goals) sono infatti stati fissati dall’ONU proprio come strategia per garantire uno sviluppo economico e sociale sostenibile e rientrano nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite i cui concetti cardine sono: Persone, Prosperità, Pace, Partnership e Pianeta.
Reputation Science, società leader in Italia nell’analisi e gestione della reputazione, ha preso in esame le maggiori aziende sul mercato italiano (capitalizzate a Piazza Affari, classifica Mediobanca, classifica Interbrand) per stilare una classifica delle prime 200 società percepite come più sostenibili sul web e lo ha fatto andando ad analizzare l’ESG Perception Index.
La sigla ESG sta per Environmental, Social e Governance e si riferisce alle azioni che un’azienda compie per contribuire alle sfide ambientali e sociali del nostro tempo. Valutare l’ESG di un’impresa, quindi, vuol dire andare ad analizzare se e come essa contribuisce a generare effetti positivi per l’ambiente e i soggetti che la circondano.
Scendendo nel dettaglio, i principi Environmental sono legati all’impatto ambientale di un’azienda, per esempio l’utilizzo di energia pulita. I criteri Social invece riguardano l’impatto sociale dell’azienda e vanno a esaminare la sua relazione con la comunità in cui opera (persone, dipendenti, fornitori, clienti). Infine la Governance considera i principi etici che regolano la gestione aziendale, tra cui il rispetto dei diritti, l’inclusività, le logiche di retribuzione e il rispetto delle minoranze.
La sostenibilità risulta essere quindi una componente chiave della reputazione di un’impresa e oggigiorno rappresenta la sfida economica più importante a livello mondiale. È fondamentale essere sostenibili, ma altrettanto cruciale è saperlo comunicare ed essere capaci di trasmettere tutto l’impegno che l’azienda ci mette per perseguire questa mission. Ed è su questo che l’azienda stessa sarà valutata dai suoi principali stakeholder. La percezione che i portatori di interesse hanno della reputazione di un determinato brand va ad influenzare la loro propensione a prendere decisioni di acquisto, di investimento o altro proprio nei riguardi di quel brand o dei suoi prodotti.
Il modello e la classifica
Il modello di analisi messo a punto dal team di esperti di Reputation Science e su cui si basa l’ESG Perception Index, valuta la prossimità dei brand analizzati ai 17 SDG e produce per ciascuna un indicatore (da 0 a 100) basato su parametri quali-quantitativi e strutturali. Oltre al volume dei contenuti che riportano l’associazione tra il brand e la sostenibilità, sul punteggio incide anche l’impatto reputazionale di questi contenuti sul brand, l’associazione dell’identità del brand alla sostenibilità sui motori di ricerca e quanto l’azienda racconta la sostenibilità attraverso i suoi canali proprietari, come per esempio il sito web e gli eventuali profili social.
Gli ultimi dati resi noti da Reputation Science sono aggiornati a ottobre 2021 e prendono in esame una base dati di 2,2 milioni di contenuti online.
I primi tre posti della classifica delle 200 aziende percepite come più sostenibili sul web vedono società appartenenti al settore Energy.
Infatti la prima posizione è occupata da Enel che ha ottenuto un punteggio di 94,49 su 100 grazie a diverse iniziative realizzate tra le quali il collocamento del Sustainability-Linked Bond da 3,25 miliardi di euro e il raggiungimento del traguardo del 50% di debito green superando il target fissato per il 2023.
A seguire troviamo Eni con uno score di 89,21. La società, che a luglio 2021 è diventata la prima grande azienda energetica ad aggiornare lo statuto sociale in Società Benefit, si è distinta per numerosi progetti come l’avvio della produzione di carburanti sostenibili per l’aviazione, la presentazione del terzo rapporto “Eni for human rights”, gli accordi con Agenzia Energie Rinnovabili e Saipem per accelerare la transizione energetica, la presentazione della nuova World Energy Review e il sostegno ai giovani imprenditori grazie al progetto “Passione e innovazione a confronto”.
Terna, con un punteggio di 69,67, guadagna la terza posizione in classifica. Tra le azioni messe in campo troviamo progetti di riforestazione e l’inaugurazione di piani di rafforzamento della sicurezza e della resilienza della rete elettrica italiana. Inoltre l’azienda è stata scelta come Italy’s Best Employer 2022 e per l’undicesimo anno consecutivo compare nello Stoxx Global ESG Leaders.
Nella top 10, per quanto riguarda invece il settore bancario-assicurativo, al settimo posto (con un punteggio di 61,87 e in salita di due posizioni) troviamo Intesa Sanpaolo. Di seguito una parte degli obiettivi raggiunti e delle iniziative portate avanti dal gruppo: prima banca italiana a ottenere la certificazione Geeis-Diversity, prima banca in Europa per diversità e inclusione secondo l’indice Refinitiv, ha comunicato di bloccare i finanziamenti al carbone e ha sostenuto il progetto di inclusione femminile “Fabbricatrici di sogni”.
Per trovare una società del settore Industry bisogna scorrere la classifica fino al tredicesimo posto dove si colloca Pirelli (score 55,24) che è stata confermata nel Global Compact LEAD delle Nazioni Unite ed è impegnata nella mobilità sostenibile.
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