Italia e 5G: la strada è ancora lunga
Negli ultimi tempi si sente parlare meno del 5G che, ormai, era diventato un tormentone anche nel nostro Paese. La nuova tecnologia avrebbe dovuto portare sia una maggior velocità di banda sui dispositivi mobili ma, soprattutto, una minor latenza. Ma partiamo dal significato di questa parola. La latenza non è altro che l’intervallo di tempo che intercorre fra il momento in cui viene inviato l’input al sistema e il momento in cui è disponibile il suo output. Più nello specifico, per quanto riguarda la connessione Internet è il tempo impiegato da uno o più pacchetti a raggiungere un computer o server sulla rete.
Ecco, questa sensibile diminuzione della latenza prometteva di essere il vero valore aggiunto delle connessioni 5G aprendo a scenari rivoluzionari su diversi fronti dell’utilizzo della rete, dalla tele medicina al settore video ludico, a quello dell’automotive. Se vi recate presso qualsiasi negozio o catena che vende smartphone difficilmente ne troverete uno che non implementa un modem 5G al proprio interno ma, inserendo la sim telefonica, scoprirete che in Italia il 5G è ancora un miraggio, infatti la rete 5G attuale è di tipo Non-Standalone, cioè si appoggia in tutto e per tutto alla rete 4G, sia per gestire la connessione che per la commutazione dei servizi. Questo fa si che il 5G, per come viene erogato ora, cammini con una stampella e non si regga in piedi da solo non portando con se i benefici promessi.
Questa scelta è stata necessaria a causa della mancata capillarità delle infrastrutture e da un rallentamento anche dovuto alla pandemia e, per una volta, l’Europa intera è nella stessa situazione a differenza di America e Asia dove è già possibile trovare reti 5G pure.
Ovviamente l’Italia dovrà attendere perché le prime reti 5G Standalone stanno arrivando nelle principali città della Germania che è il paese europeo scelto come pilota per l’introduzione di questa tecnologia mentre da noi pochi hanno realmente capito quali e quanti potranno essere i benefici perché manca una cultura di base su questi temi e gli organi di informazione affrontano il tema o in maniera o troppo tecnica o troppo superficiale.
Il 5G può rappresentare realmente una svolta all’utilizzo della rete e un’opportunità per le aziende e per i cittadini e non deve ridursi allo slogan “più velocità di download” che spesso operatori telefonici e brand utilizzano per invogliare l’utente a sottoscrivere un contratto o per acquistare un prodotto. Il 5G, nella sua versione standalone, è molto di più e va implementato in fretta anche in Italia per non restare, come spesso avviene, gli ultimi della fila.