Un governo digitale è possibile: ecco l’esempio dell’Estonia, paese digitale dal 1996
Quando si parla di vera digitalizzazione dei servizi pubblici, spesso la parola che risuona nella nostra testa all’infinito è “Impossibile”. Ma se alziamo lo sguardo e ci trasferiamo a pochi chilometri, esattamente nel Nord Europa, possiamo vedere il progetto digitale che ha reso l’Estonia il primo paese digitalizzato d’Europa e uno dei più digitalizzati al mondo, e renderci conto che di impossibile non c’è nulla.
Era il 2014, quando a Tallinn l’allora Presidente degli Stati Uniti Barack Obama scherzando durante una conferenza disse che per creare il sito web della loro rete sanitaria avrebbe dovuto chiamare gli estoni, visto che stava riscontrando non pochi problemi. Le parole che disse furono esattamente queste: “I should have called the Estonians when we were setting up our health care website”. La battuta strappò un sorriso d’orgoglio all’ex Presidente estone Toomas Hendrik Ilves che proprio in quel momento stava lavorando per la digitalizzazione del suo paese, tanto da creare durante il suo mandato l’e-Estonia Briefing Center per mostrare il percorso di tutte le innovazioni.
Ma come è iniziato il famoso progetto e-Estonia che ha portato il paese ad avere oggi il 99% dei servizi governativi online? “Nel 1992, il primo anno completo di indipendenza dopo occupazioni e guerre, il PIL pro capite dell’Estonia era di $ 2.800 (…). Eravamo poveri. Tutti ci guardavano semplicemente come l’ex Unione Sovietica, non un paese con la sua statualità restaurata” – racconta l’ex Presidente Ilves.
L’Estonia doveva, dunque, ripartire dopo l’indipendenza. L’idea che venne a Ilves, prima Ambasciatore negli Stati Uniti, poi Ministro degli Esteri e infine Presidente, fu quella di coinvolgere i giovani, investendo somme di denaro in computer destinati alle scuole. Era il 1996 quando con il supporto della Tiger Leap l’iniziativa da bozza divenne realtà concreta. Solo 5 anni dopo il lancio del primo sito web da parte di Tim Berners-Lee.
Il progetto fu finanziato, iniziando diverse partnership pubblico-privato con grande attenzione volta al mondo delle startup, fino ad arrivare all’Estonia di oggi:
- 91,6% fruitori di Internet;
- 99% dei servizi governativi online;
- 99% fruitori di ID elettronico;
- Dichiarazione dei Redditi online dal 2001;
- Identità e firma digitale dal 2002;
- Voto online dal 2005;
- Lancio dell’e-health dal 2008;
- Lancio dell’e-residency dal 2014;
- Implementazione dell’Intelligenza Articiale dal 2019.
Questi sono solo alcuni dei numeri e dei servizi messi a disposizione dal progetto e-Estonia, che ha reso l’impossibile possibile all’interno del paese.
Quali sono i vantaggi di questa digitalizzazione? Come racconta Anna Piperal, branding expert del progetto, nel suo speech Tedx: “L’idea fondamentale che sta dietro a questa evoluzione è la trasformazione del ruolo dello Stato e la digitalizzazione della fiducia. Provate a pensarci. Nella maggior parte dei Paesi, il popolo non ha fiducia nel governo. E a sua volta il governo non si fida del popolo. E tutte le procedure formali e complicate basate sulla carta dovrebbero risolvere quel problema. Invece non è così. Complicano solo la vita. Credo che l’esperienza estone mostri come la tecnologia sia il rimedio per conquistare di nuovo la fiducia, creando un sistema efficiente, volto ai fruitori e che risponde alle loro esigenze.”
Il recupero della fiducia, la costruzione di un vero rapporto tra PA e cittadino, l’eliminazione della burocrazia, sono i punti principali che il progetto e-Estonia ha dimostrato essere possibili. Rendere la società veramente smart, digitale e accessibile permetterebbe ai cittadini e alla Pubblica Amministrazione di instaurare un rapporto bidirezionale utile a entrambe le parti, senza demonizzare i mezzi tecnologici a disposizione della società.