Castel del Monte, sito UNESCO, diventa un HoloMuseum
La pandemia ci ha messo di fronte a numerose sfide e ha senza dubbio impresso una forte accelerazione allo sviluppo della tecnologia e al suo utilizzo in tutti i campi.
Una riprova di ciò è la trasformazione di Castel del Monte in Holomuseum.
La famosa fortezza, costruita nel XIII secolo sull’altopiano pugliese delle Murge per volere di Federico II di Svevia e dichiarata nel 1996 patrimonio UNESCO, riapre al pubblico lunedì 22 febbraio ed è pronta ad accogliere i visitatori dando loro la possibilità di vivere il percorso museale in modalità phygital.
Cos’è l’HoloMuseum
È un progetto che si basa su tecnologie Microsoft di Cloud Computing, Intelligenza Artificiale e Realtà Mista, ed è stato sviluppato da Hevolus Innovation in collaborazione con Infratel Italia e Microsoft Italia.
La capacità narrativa ed espositiva di una mostra, vengono potenziate e amplificate all’infinito, consentendo di integrare, durante il percorso di visita, livelli informativi e di esperienza aggiuntivi rispetto a quelli previsti dall’allestimento fisico, con anche personalizzazioni in risposta alle esigenze e agli obiettivi curatoriali del comitato scientifico dell’ente museale.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del protocollo d’intesa di Piazza Wi-Fi Italia, siglato tra Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Puglia, Parco Nazionale dell’Alta Murgia e Infratel Italia.
L’intento di questo protocollo è duplice: federare reti esistenti di comuni, pubbliche amministrazioni e grandi realtà private, che gestiscono spazi aperti al pubblico, e realizzare nuove aree di accesso Wi-Fi gratuito attraverso l’installazione di access point in prossimità di luoghi di interesse culturale, artistico e turistico.
Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, zona di interesse naturalistico, paesaggistico e storico-culturale, situato tra la provincia di Bari e quella di Barletta-Andria-Trani, è stato scelto come area di sperimentazione non solo per la diffusione di connettività Wi-Fi, l’installazione di piattaforme intelligenti e l’attuazione di misure sperimentali, ma anche come esempio di buone pratiche per la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.
La visita alla fortezza
La fruizione si presenta davvero semplice. Infatti, una volta entrati nel museo, è sufficiente utilizzare il proprio smartphone e scaricare l’app MVRGIA (disponibile per Android e per iOS).
I visitatori hanno quindi l’opportunità di accedere a vari contenuti in realtà aumentata per rendere così la loro visita più ricca. Tra le peculiarità dell’esperienza, è assolutamente da evidenziare la presenza dell’avatar 3D di Federico II di Svevia, in veste di guida, che illustra le diverse tappe della mostra.
Ulteriori contenuti multimediali, materiali audio-visivi sulla storia di Castel del Monte, interviste a critici d’arte, interazione con modelli digitali 3D per approfondire alcuni temi ed elementi della struttura architettonica del castello sono solo alcuni degli esempi di ciò che il visitatore ha a disposizione durante la sua esperienza nel castello.
Come ha dichiarato Elena Silvana Saponaro, Direttore del Museo Nazionale Archeologico di Altamura (Bari), di Castel del Monte (Andria):«Il progetto, nato nel 2020 durante il tempo del confinamento con l’utilizzo di nuovi strumenti digitali ha l’obiettivo di far vivere ai visitatori esperienze museali alternative rispondenti alla nuova domanda di offerta culturale»
Ma le novità non sono finite.
È infatti già pronta la modalità di fruizione della visita a Castel del Monte in Mixed Reality, ovvero non solo in presenza ma anche a distanza. Da qualsiasi parte del mondo, chiunque potrà entrare virtualmente nel castello, godersi la visita e interagire proprio come se fosse in loco. A garantire questa esperienza e il livello di coinvolgimento esperenziale, ci sarà il computer olografico Microsoft HoloLens 2.
Aspetto molto importante in questo particolare momento storico che stiamo attraversando in cui gli spostamenti fisici sono stati fortemente compromessi.
Silvia Candiani, Amministratore Delegato di Microsoft Italia, sottolinea il significato e il valore di questa iniziativa:«Il progetto realizzato per Castel del Monte è la dimostrazione di come le nuove tecnologie – AI, Cloud Computing e Realtà Mista – siano importanti leve strategiche per la crescita e l’innovazione di questo settore e in generale per la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale. Un processo di trasformazione digitale come questo infatti, da un lato, genera nuove opportunità di rilancio per il territorio, in un momento complesso dove il turismo e il settore della cultura sono messi a dura prova dall’emergenza sanitaria, dall’altro nuovi strumenti digitali consentono alle persone di vivere esperienze museali straordinarie e di acquisire nuove conoscenze attraverso modalità di fruizione innovative e coinvolgenti, avvicinandole ancora di più alla cultura del nostro Paese».
[Fonte Immagini: Hevolus Innovation]