Gli smartwatch possono aiutare ad individuare il Covid
Uno studio congiunto del Mount Sinai Health System di New York e della californiana Standford University ha rivelato che gli smartwatch – come Apple Watch, FitBit e Garmin -, misurando regolarmente il battito cardiaco, possono prevedere la positività al nuovo Coronavirus prima della comparsa dei sintomi.
I ricercatori del Mount Sinai hanno evidenziato come Apple Watch sia in grado di rilevare i più piccoli cambiamenti nel battito cardiaco di colui che lo indossa, prevedendo se si è contratto il Covid fino a sette giorni prima della comparsa dei sintomi legati al virus.
Il dato rilevato da Apple Watch si chiama variabilità della frequenza cardiaca, o variabilità cardiaca, e misura le variazioni di tempo tra battito e battito. Una variazione che può essere influenzata da un processo infiammatorio dell’organismo, processo che fa parte della sintomatologia da Covid-19.
“Eravamo già a conoscenza dei cambiamenti nella frequenza durante il processo infiammatorio” ha spiegato il dottor Robert Hirten, del Mount Sinai, “il coronavirus è un evento eccezionalmente infiammatorio. Ci permette di individuare soggetti infetti prima ancora che loro stessi ne vengano a conoscenza”.
La ricerca è stata condotta su un campione di 300 ricercatori del Mount Sinai, che hanno indossato un Apple Watch tra il 29 aprile ed il 29 settembre.
Un secondo studio, condotto dalla Stanford University ha visto i partecipanti indossare diversi modelli di smartwatch, rilevando così un’impennata nella frequenza dell’81% dei volontari risultati positivi al Covid.
Circa i due terzi dei contagi sono stati individuati tra i 4 ed i 7 giorni prima della comparsa dei sintomi, questo studio è stato condotto su 5mila soggetti, esaminando i dati di 32 casi positivi.
Un’ennesima dimostrazione di come la tecnologia indossabile possa aiutare la scienza medica.