Twitter celebra oggi l’#HashtagDay: il coronavirus al centro delle conversazioni in Italia
L’hashtag compie oggi, 23 agosto 2020, 13 anni. Il simbolo che ormai viene utilizzato in tutto il mondo per contrassegnare le conversazioni su uno specifico argomento è infatti nato il 23 agosto 2007, quando l’utente Chris Messina ha twittato il suggerimento di utilizzare il simbolo # nelle conversazioni di gruppo sulla piattaforma, trasformando di fatto il mondo della comunicazione e diventando uno dei simboli più influenti dell’era digitale.
Attraverso gli hashtag, Twitter ha permesso agli utenti di creare delle comunità sulla base di specifici interessi e passioni che vengono ogni giorno condivise con altri membri in tutto il mondo. Dalla musica alla televisione, dalla politica allo sport, da tredici anni il celebre cancelletto accompagna tutte le conversazioni online.
Se negli anni passati gli hashtag più utilizzati vertevano principalmente sul mondo della politica e dell’intrattenimento (cinema, spettacolo, musica, etc), le conversazioni di quest’anno sono state in larga misura legate alla diffusione della pandemia da Covid-19, generando milioni di tweet pubblicati in Italia.
Il virus, le misure igienico-sanitarie, i bollettini sull’andamento dei contagi, le manovre politiche, ma anche il lockdown e la quarantena: le persone si sono riunite su Twitter per condividere riflessioni e dibattiti e per trovare informazioni da fonti autorevoli. Gli hashtag utilizzati lo dimostrano: di seguito quelli più popolari in Italia nel tredicesimo anno di vita dell’hashtag.
Non solo quindi #Covid19, #Coronavirus, #coronavirusitalia e #covid19italia, ma anche #lockdown, #quarantena, #mascherine, #conte, soprattutto in occasione degli annunci più salienti, e, in particolare nel periodo più critico tra marzo e aprile, #andratuttobene .
Tra gli hashtag più utilizzati in assoluto, con l’inizio della quarantena, il diffusissimo #iorestoacasa, per incoraggiare le persone a contenere la diffusione dei contagi rimanendo a casa.
#Distantimauniti è invece l’hashtag lanciato dall’Ufficio per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri nei primi giorni di marzo, e #grazie, hashtag che ha visto un’impennata nell’utilizzo – spesso accompagnato dalle emoji preghiera ???????? e applauso ???????? – per esprimere gratitudine in particolare a tutti i medici e agli operatori sanitari attivi nel contrasto all’epidemia e nella cura dei malati.
E i ringraziamenti si sono propagati in tutto il mondo: nel periodo tra marzo e maggio sono stati pubblicati oltre 265 milioni di tweet a livello mondiale contenenti espressioni riconducibili alla parola “grazie”.
Sebbene il coronavirus abbia quasi monopolizzato le conversazioni sulla piattaforma, gli utenti su Twitter si sono anche espressi su altri temi di grande importanza e attualità, a partire dalle proteste legate al movimento Black Lives Matter.
In Italia l’hashtag #BlackLivesMatter è stato tra i più condivisi – con un picco tra l’ultima settimana di maggio e la prima di giugno a seguito dell’uccisione di George Floyd in America – con l’obiettivo di amplificare i messaggi di protesta e di lotta contro il razzismo.
Anche l’intrattenimento, in particolare nei mesi di quarantena, ha caratterizzato molte delle conversazioni su Twitter: gli hashtag che hanno avuto più successo comprendono infatti popolari trasmissioni televisive, da #TemptationIsland a #GfVip e #CiaoDarwin, fino al fenomeno musicale K-Pop della band coreana #Bts (e tutti gli hashtag connessi come #Jimin o #kpop ). Rimanendo sempre in tema musica, #Sanremo2020 si conferma tra gli hashtag più condivisi dagli italiani su Twitter.
Infine, gli hashtag relativi al mondo dello sport, e soprattutto del calcio, si confermano ancora popolari nonostante la sospensione delle partite, con gli hashtag #SerieA, #Inter, #Milan, #Roma e #Juventus i più twittati.