Con il digitale la musica non si ferma neanche durante la pandemia

 Con il digitale la musica non si ferma neanche durante la pandemia

La pandemia ha fermato molte attività produttive, ed è stato uno shock culturale ed economico anche per il mondo dello spettacolo, in particolare per quello della musica dal vivo. Un universo fatto da artisti, produttori, case discografiche, management, booking, uffici stampa, organizzatori di eventi, e un indotto enorme.

E così, gli artisti hanno dovuto rinunciare ai concerti, con conseguenze disastrose non solo per le loro finanze, ma per un numero impressionante di persone impiegate nella loro realizzazione. Restava di poter fare uscire i dischi, anche solo in digitale, sulle ormai note e usatissime piattaforme, e di poter acquistare i file mp3. Ma come promuovere un disco senza una tournée? Ecco che il digitale ha assunto una nuova dimensione, anzi nuove dimensioni.

Intanto, quella intima. Molti artisti hanno iniziato, quasi da subito, a farsi sentire vicini ai loro fan tramite le piattaforme social, realizzando contenuti fatti in casa, piccole dirette acustiche, video amatoriali in cui si mescola musica e chiacchiere. Questo ha aiutato enormemente gli appassionati di musica a sentirsi un po’ coccolati, soprattutto nelle prime, surreali settimane.

Poi la dimensione organizzata, più tecnologica. Sono nate piattaforme per lo streaming di concerti live, dove si poteva pagare un biglietto, che spesso è andato in beneficenza. In buona sostanza, nel locale o al festival erano presenti solo i musicisti, e noi da casa potevamo far finta di essere lì.

Il primo grande evento mondiale è stato il 18 aprile con il mega concerto in diretta a scopo benefico delle star del firmamento musicale “One World Together at Home”, organizzato da Lady Gaga, e con ospiti quali Paul McCartney, Elton John, Stevie Wonder, Billie Eilish, per l’Italia Zucchero e Bocelli. Il concerto è diventato un album, digitale naturalmente! Gli artisti intervenivano dalla propria abitazione ed è stata una grande festa collettiva, condivisa in tutto il globo.

In Italia non sono mancati progetti digitali di qualità, ne segnalo soltanto alcuni:

WØM FEST – home edition, una maratona di due settimane sui propri canali social con una serie di “video pillole” tramite le quali giovani artisti, professionisti del settore musica e amici del festival hanno portato il pubblico direttamente dentro le proprie case.

Il Primavera Sound Barcellona 2021 (di cui gli organizzatori sono italiani) ha presentato in anteprima la sua piattaforma di streaming audiovisivo PS Life che ha debuttato con un programma speciale di quattro giorni che prevede concerti, listening party e incontri con gli artisti.

La Milano Digital Week si è chiusa il 30 maggio con “Venerus”, il primo live stream concert italiano, in diretta dal Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci, con biglietti disponibili solo sulla innovativa piattaforma digitale DICE.

Nata a Londra nel 2014, DICE ha trasformato il modo in cui i fan scoprono e comprano i biglietti per gli eventi di tutto il mondo. Mentre la mission “get people out more” resta in stand-by, il lancio di DICE TV connette fan con show in livestream personalizzati ed eventi da remoto.


Molti anche gli open day online in diretta streaming, tra cui quello prestigioso di sabato 6 giugno, che ha avuto luogo al CPM MUSIC INSTITUTE, Scuola di Alta Formazione Artistica Musicale di Milano fra le più ambite d’Italia; si sono svolti incontri con il presidente, il direttore artistico, e classi virtuali con i responsabili di dipartimento e docenti.

CPM – Foto di Omar Cantoro

E’ stata una grande possibilità, per gli interessati, di conoscere la scuola, l’offerta formativa, i docenti, gli allievi, lo staff, e di scoprire le opportunità professionali. Anche le audizioni per l’accesso alla scuola si sono tenute online. In questo periodo di emergenza, il CPM Music Institute ha proseguito i programmi didattici in corso con lezioni online interattive, teoriche e strumentali, potenziando ogni giorno di più il proprio sistema scolastico. Oltre 465 allievi provenienti da tutta Italia sono seguiti con programmi personalizzati, tenendo sempre in conto le singole necessità, caratteristica che da sempre contraddistingue il metodo di formazione della scuola.

Tantissime le compilation digitali uscite, a cura di vari artisti, per raccogliere fondi in aiuto di vari ospedali in prima linea nel fronteggiare l’emergenza da Covid19. Segnalo la raccolta “Lockdown Freestyles” di Blank insieme al produttore Ali3n, perché pubblicata su Instagram: “I lockdown freestyles nascono per esigenza, durante il periodo di quarantena. Il primo l’ho pubblicato su Instagram l’8 aprile, l’ho scritto in 20 minuti, registrato e caricato, senza pensarci troppo. Da li in poi fino alla fine della quarantena ho deciso di pubblicarne uno a settimana, fa bene avere delle routine dicono, questa è stata la mia. Alla fine ho deciso di pubblicarli crudi, così com’erano, perché sono l’espressione in presa diretta di quello che ho provato in quei giorni, senza ritornello, senza intro, senza cori, senza fronzoli. Solo le basi di Ali3n e la mia voce.” Blank

Stanno nascendo piattaforme personalizzate e Start up per il rilancio della musica live anche dai piccoli locali. Nuove frontiere si stanno aprendo. Quando potremo tornare di persona ai concerti, resterà la possibilità di fruirne anche da casa, magari con un biglietto a prezzo ridotto? Sarebbe un’ottima opportunità, per chi quella sera non può spostarsi da casa, perché ha figli piccoli, o si sente poco bene, o perché magari il concerto è in una città lontana, non raggiungibile senza costi e disagi. È l’augurio che ci facciamo!

di Francesca Cecconi

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