La metafora tra coronavirus e virus informatici
Cosa accomuna i virus come il covid-19 a quelli che circolano sulle reti informatiche mondiali? Innanzi tutto il fatto che non c’è nessun preavviso di quando il virus colpirà e quale sarà la sua portata e pericolosità.
La diffusione di un virus avviene rapidamente, spesso in maniera silente, prima di mostrare i suoi sintomi, questo sia nella vita reale che in quella informatica, propagandosi attraverso le persone in contatto come attraverso i computer in contatto appartenenti alla stessa rete. I virus informatici, alla pari di quelli biologici, devono attaccare un ospite per sopravvivere e riprodursi.
Gli antivirus possono essere paragonati ai vaccini contenendo una piccola parte del virsu per identificarlo e distruggerlo prima che possa fare danni.
Questo paragone deve far capire che è necessario trovarsi preparati per poter affrontare al meglio un’epidemia su larga scala, sia nella vita reale che in quella virtuale. Se avessimo avuto dei reparti di terapia intensiva maggiormente attrezzati avremmo potuto affrontare meglio l’epidemia, allo stesso modo avere, nella propria azienda, strumenti efficaci per la protezione da attacchi di virus e malware permetterebbe di far fronte a possibili attacchi informatici.
Una soluzione ottimale è quella di adottare un modello di sicurezza denominato Zero Trust aumentando la segmentazione delle risorse informatiche per evitare che codici malevoli si diffondano sull’intera rete aziendale.