Smart Building, tra tecnologia e architettura

 Smart Building, tra tecnologia e architettura

Nella nostra vita, tutti siamo sempre stati affascinati dai film futuristici con edifici domotizzati che ci catapultano anni luce avanti nel tempo.

Quel futuro che un tempo sembrava distante e irraggiungibile oggi è diventato una realtà quotidiana, presente anche nelle nostre case. Elettrodomestici che possiamo programmare tramite app sul nostro telefono, luci che si accendono con un semplice comando vocale, e un assistente personale robotico come Alexa di Amazon, che ci aiuta a fare la lista della spesa, a conoscere le previsioni del tempo e a riprodurre le nostre canzoni preferite.

Lo step successivo di tutto questo processo sono gli Smart Building. Rappresentano un approccio rivoluzionario che fonda nuove tecnologie con pratiche architettoniche sostenibili.

Al centro di queste innovazioni ci sono dispositivi Internet of Things (IoT), che consentono una connettività e uno scambio dati tra i vari sistemi dell’edificio.

Dall’HVAC (Heating, Ventilation, and Air Conditioning) all’illuminazione, alla sicurezza e alla gestione dell’energia, l’IoT facilita il monitoraggio e il controllo in tempo reale, consentendo agli edifici di adattarsi intelligentemente alle condizioni mutevoli.

Uno dei principali vantaggi degli Smart Building è il loro focus sull’efficienza energetica e sulla sostenibilità. Questi edifici incorporano fonti di energia rinnovabile come pannelli solari e riscaldamento geotermico, riducendo la dipendenza dalle tradizionali reti energetiche e abbassando l’impronta di carbonio.

Questo non è solo importante per la sostenibilità ma è anche un incentivo economico: secondo l’analisi di Enel Energia, un pannello fotovoltaico dotato di batteria di accumulo, può far risparmiare fino a 750€ in bolletta.

Materiali isolanti avanzati e strategie di design ottimizzano ulteriormente l’efficienza energetica minimizzando le perdite di calore e ottimizzando la penetrazione della luce naturale.

Nell’ultima edizione Italiana dell’Expo dedicato agli Smart Building sono state presentati prototipi di grattacieli con vetrate contenenti sensori in grado di regolare in base al calore esterno, anche il calore interno.

Gli smart building migliorano la sicurezza attraverso avanzati sistemi di controllo degli accessi, telecamere di sorveglianza e tecnologie di riconoscimento facciale alimentate da intelligenza artificiale.

Nel panorama Italiano, un esempio esemplare è presente nella città metropolitana di Milano,  la nuova sede di Engie (multinazionale francese). Siamo in Milano Bicocca e si parla di 15.000 mq su sei piani capaci di ospitare 700 dipendenti, il tutto in classe energetica AA e con un sistema di illuminazione a LED, domotizzato e automatico, che ha consentito a Engie di abbattere le emissioni di CO2 di circa 850 tonnellate all’anno, una decrescita del 30% dei consumi energetici e la capacità di riutilizzare 1.300 m3 di acqua piovana.

Sempre più istituti si occupano di ricerca in materia, per esempio IMREDD, acronimo di “Institut Méditerranéen pour la Recherche et le Développement Durable” (Istituto Mediterraneo per la Ricerca e lo Sviluppo Sostenibile), si dedica alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni innovative per affrontare le sfide ambientali e promuovere lo sviluppo sostenibile nella regione mediterranea.

Smart Building sono parte integrante del concetto di Smart City, un insieme di strategie urbanistiche per migliorare lo stile di vita dei cittadini.

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